1. Eva


    Data: 18/03/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Spettro82

    Avevamo ucciso la terra.
    
    Mentre fissavo con occhi sognanti quello splendido pianeta verde, duecento metri sotto la piattaforma sospesa nell'aria dove vivevo, pensavo che ormai erano già due anni che ero li.
    
    Il secondo dei due soli che scandivano il giorno e la notte stava per tramontare e i suoi raggi rossastri sembravano dare fuoco a tutto ciò che mi circondava.
    
    Io è Marcus stavamo prendendo il sole sul terrazzo che si affacciava sospeso di fianco all' idromassaggio dove ci eravamo appena rilassati alla fine di una giornata di intenso lavoro.
    
    Quella piattaforma, un miracolo della domotica che ci faceva da casa e laboratorio, era l'unico insediamento di civiltà sul planetoide verdeggiante che avrebbe ospitato una colonia umana se i test che stavamo svolgendo avessero dato esito positivo.
    
    Prendevo il sole completamente nuda, non perché volessi esibire il mio corpo, un metro e ottanta di armoniose curve degne di una dea della mitologia greca, ma
    
    perché io è Marcus eravamo gli unici sulla faccia del pianeta ad essere accarezzati da quel sole alieno.
    
    lo spettacolo della mia figa accuratamente depilata e di due seni perfetti con capezzoli scuri e grossi come mignoli, era solo per i suoi occhi.
    
    I miei corti capelli neri facevano un curioso contrasto con gli splendidi occhi viola, unica licenza poetica voluta da mia madre quando aveva richiesto le mie caratteristiche al laboratorio di bioingegneria che le aveva fornito il seme artificiale con cui si era ...
    ... fatta ingravidare.
    
    Sentii le sue mani forti accarezzarmi le spalle.
    
    Mi aveva portato un bicchiere di vino rosso, ed aveva incominciato a massaggiarmi lentamente la schiena, scivolando lungo la mia pelle con decisi movimenti circolari, che avevano iniziato a farmi accendere un morboso calore tra le cosce.
    
    Boemian rapsody, il mio brano di musica classica preferito risuonava nell'aria calda, mescolandosi con il dolce profumo di fiori alieni a cui non avevamo ancora dato un nome.
    
    I lunghi capelli biondi del vichingo alle mie spalle non erano l'unica violazioni alle regole della missione, farmi scopare da quella massa di muscoli, scolpiti su di uno splendido corpo completamente glabro, non era assolutamente una cosa che avrei dovuto fare, ma quando avevo piantato in corpo il suo enorme cazzo, il mio rispetto per il protocollo finiva per essere affogato dai miei orgasmi, urlati ad un mondo dove nessuno poteva sentirci.
    
    Le nostre labbra si incrociarono, mentre le sue mani continuavano a sciogliere il mio corpo.
    
    Indossava solo i pantaloncini e la canotta elasticizzati che aderivano al suo corpo come una seconda pelle, e potevo vedere la punta del suo cazzo, uscita dai pantaloncini tentarmi come il frutto proibito offerto alla prima Eva.
    
    Mi sollevo' di forza e mi porto' all' interno.
    
    Marcus mi distese a cosce aperte sul tavolo del laboratorio, si era tolto la canotta e potevo contare ogni singolo muscolo dei suoi addominali, sotto, duri come il marmo, vedevo venti ...
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