Eva
Data: 18/03/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Spettro82
... sborrato con cui mi aveva riempito l'intestino, guardavo i suoi bellissimi occhi neri, e speravo che quel momento da sogno non finisse mai.
Eravamo distesi in terrazza, con solo un cielo alieno sopra di noi pieno di splendide stelle che non erano le nostre, quello sarebbe stato un buon cielo sotto cui far crescere i figli di un umanità migliore.
Appoggiai la testa sul suo petto mentre le sue dita disegnavano dolci disegni sulla mia pelle, Marcus era davvero un uomo perfetto, che conosceva ogni mio desiderio e perverso desiderio.
Era naturale, dopotutto lo avevo progettato e costruito io.
Marcus tardava a rientrare, ormai era buio quando in lontananza vidi le
luci del suo hovercraft avvicinarsi alla piattaforma.
Dalla radio nessun segnale, uscii sul terrazzo, ero preoccupata, anche
se certi guasti tecnici erano all'ordine del giorno a causa delle forti
interferenze elettromagnetiche.
Quando la porta del velivolo si aprì con uno sbuffo di vapore capii
subito che qualcosa non andava,
poi la preoccupazione lasciò il posto all'orrore.
Vidi la testa sintetica di Marcus rotolare fuori, schizzando liquido
gelatinoso ovunque, subito dopo sulla piattaforma vidi tre sagome.
Mi girai disperatamente per raggiungere la rastrelliera delle armi, ma
una violenta frustata mi colpi' alla caviglia, facendomi cadere e ritrovandomi a terra inerme.
Mi girai e studiai i tre, probabilmente pirati a giudicare dal
l'abbigliamento e ...
... l'attrezzatura.
il Capo era un uomo dall'età indefinita , calvo e muscoloso con un
impianto bionico che gli sostituiva l'occhio ed il braccio destro.
Con lui c'erano due donne:
La prima era una ragazza orientale dal fisico slanciato,
inguainato in una tuta nera in neoprene, che portava i capelli a caschetto e
aveva due insoliti occhi verdi.
L'altra era una donna sui quaranta, bionda con curve esplosive ed un
aria volgare, nella sua mano destra teneva la frusta che mi aveva
colpito dolorosamente pochi istanti prima.
Il tipo fece un cenno, e la bionda mi fu' sopra.
Mi immobilizzò i polsi
senza troppa fatica, io ero una scienziata, e questo genere di feccia
spaziale spesso aveva alle spalle una preparazione paramilitare.
"Quindi sono morta?"
Tentai di ostentare una sicurezza sprezzante, probabilmente erano pirati o contrabbandieri in cerca di armi e materiali preziosi, in entrambi i casi ero spacciata, dovevo solo sperare che la cosa fosse rapida e indolore.
"Non avere tutta questa fretta di morire bambolina, prima ascolta cosa ho da offrirti."
Il capo mi spiego' che erano li solo per le barre di Lixio, che alimentavano la piattaforma fornendo l'energia elettrica che serviva a far funzionare ogni cosa, dal riscaldamento ai macchinari scientifici.
Mi disse di chiamarsi Red Teller e che era un contrabbandiere, se gli avessi consegnato le barre senza fare troppe storie mi avrebbero lasciata sulla superficie , dove avrei potuto tentare di ...