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Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI
... il viso, Riccardo si diresse verso la vaschetta di servizio della rimessa. Mezz’ora dopo il dipinto aveva assunto profondità e tonalità ariose. Il cielo, dapprima di un crudo celeste, Mauro lo aveva velato di trasparenti violetti che si riflettevano sul lago. Anche la barca aveva acquistato una silhouette slanciata e l’acqua somigliava all’acqua. «Gli hai fatto il lifting», commentò Riccardo. «Il bello della pittura a olio è di poter rimettere le mani su un’opera realizzata da qualche tempo», gli spiegò Mauro. «Ora dovrebbe tenere il quadro ad asciugare in un luogo buio per una decina di giorni, perché la luce fa precipitare i colori se sono ancora freschi.» «Precipitare?» «I colori perdono tono e intensità.» «Lo metterò nell’armadio.» Mauro capovolse la tela. «Perché lo guardi al rovescio?» «Per una verifica. In questo modo è possibile riscontrare se siamo riusciti a dare all’opera un solo punto di richiamo per l’occhio. Quel punto deve avere maggiore intensità luminosa e di regola è meglio realizzarlo in una posizione di centralità. È importante perché solo in quello deve concentrarsi l’attenzione di chi guarda. È quel punto che crea armonia.» «E il mi… il nostro l’ha?» «Sì vuol provare a trovarlo?» Riccardo fece un passo indietro e strinse gli occhi per scrutare il dipinto con fare da intenditore. «Al vuria minga di’ una stüpidada, ma al ma par che… sì è tra la depressione delle due colline?» «Esatto.» «O’Ssantambreos!» Riccardo capovolse la tela alcune volte per avere ...
... una conferma. «A l’è propi vera.» «Quella di capovolgere l’opera è un accorgimento che serve parecchio», gli spiegò Mauro. Proveniente dall’alto la voce di Silvia interruppe la conversazione. «Mauro, babbo, salite! Lorenzo ha portato le pizze. Sono belle calde.» «Veniamo subito Calimero.» Con un tono che tradiva un’ombra di rammarico, Riccardo rivelò a Mauro: «È la prima volta che Silvia posticipa il mio nome a un'altra persona. Alla fine doveva succedere.» Non sapendo quale risposta dargli, Mauro iniziò a pulire gli attrezzi e riporli nell’astuccio. «Sono certo che tu sia molto importante per mia figlia perché ci ha raccontato la prima grossa bugia della sua vita pur di venire con te. Francamente è stata avventata e se avessimo saputo che sarebbe andata in un bosco in compagnia di un uomo, per di più conosciuto da poche ore, non ci saremmo conosciuti perché avremmo fatto di tutto per impedirle di partire. Capisci, Mauro?» Riccardo gli sorrise per non acuirgli il disagio quando lo vide annuire con l’imbarazzo stampato negli occhi. «E nemmeno intendo criticare il vostro fidanzamento frettoloso. Tra me e mia moglie è capitata la medesima cosa. C’eravamo ficcati in un magazzino di granaglie per sfuggire a una carica della celere ma è una storia troppo lunga perché te la possa raccontare ora. Voglio invece darti qualche dritta perché sono convinto che ce la farete a rimanere assieme. Avverto che avete due indoli opposte perché tu sei mite, perciò non farti ingannare dagli occhi ...