1. Due palmi sotto il sole


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI

    ... essermi comportata come avessi voluto tenerlo di scorta nel caso non mi fosse capitato qualcosa di più coinvolgente. “Scorta”. Ho usato una brutta parola ma è l’unica che mi pare adatta alla mia condotta. Gli ho fatto buttare un anno di vita.» «Silvia, ti assicuro che il tuo comportamento è più comune di quanto tu immagini tra le donne. Le mie due compagne universitarie d’appartamento, hanno un atteggiamento simile al tuo: tengono vivo l’interesse dei loro corteggiatori ma senza impegnarsi seriamente e fregandosene se qualcuno si sia veramente innamorato di loro. Non vogliono rischiare di compromettere studi e carriera con ragazzi nei confronti dei quali non provano un particolare interesse emotivo, sempre che non arrivi l’amore vero a scombussolare tutto.» Manuela cercò di ridare brio alla conversazione chiedendole quanti anni avesse Stefano. «Venticinque.» «Lavora o studia?» «È perito elettrotecnico. Lavora presso un’azienda d’impianti termo-idraulici. È un ragazzo generoso e pure bello. È qualche centimetro più alto di me, ha gli occhi azzurri e i capelli biondi.» «Accipicchia, potresti farmelo conoscere?» «Perché no? Vieni con Mauro a una delle nostre riunioni.» «Silvia, sto scherzando. Non ho intenzione di fidanzarmi fino a che non avrò terminato gli studi e oltre. Vuoi ancora un po’ d’aperitivo?» «Basta così Manu. Amiche?» «Amiche», le rispose Manuela strizzandole l’occhio. Udirono il motore di un’auto che entrava nel cortile. «È Lui. Glielo facciamo uno scherzo per ...
    ... testargli la cotta? Hai il cellulare?» «Sì ma… che cosa dovremmo fare?» «Te lo spiego: tu devi…» Lo scherzo Dopo avere ascoltato il piano che voleva ordire Manuela, Silvia rimase titubante. «Manu, lo sai quanto Mauro sia permaloso. Sei sicura che non s’arrabbi?» «Non per una cosa così, fidati.» «Vedrà la mia macchina.» «È dietro casa e lui mette la sua nella rimessa soltanto la sera tardi. Sbrighiamoci o non faremo a tempo. Corro da mia madre per avvertirla di stare al gioco. Conta fino a trenta, prima di telefonargli.» «Manu, se tuo fratello venisse in salotto?» «C’è una probabilità su un milione. Si dirige subito in soggiorno a cercare la “mamma” quando rientra.» «Come mio fratello.» Prima di socchiudere la porta, Manuela roteò le pupille. «I maschi sono tutti mammoni. “Comportati da amante quando si corica, da mamma quando si alza e non divenire una rompipalle se vuoi che un uomo rimanga sempre appiccicato alla tua sottana”. La proprietaria dell’appartamento che condivido con le mie compagne d’università, ci ripete sempre questi suggerimenti», disse strizzandole l’occhio. Qualche istante dopo Mauro entrò in casa con un voluminoso contenitore in polistirolo e si diresse senza indugio verso il soggiorno. «Mamma?» chiamò. A Manuela vedere il grosso involucro di polistirolo, che Mauro reggeva, diede modo di sfogarsi a ridere senza destare sospetto. «Mauro non ti pare di avere esagerato? Hai comprato una cassapanca di gelato.» «Manu non dire sciocchezze. La mamma dov’è?» «Sono ...
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