Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI
... luglio.» «Cribbio, quasi tutta l’estate?» «Già. Le cose non stanno proprio che ha spiegato il mio amico. Mi è parso giusto dirtelo perché disputeremmo la finale a fine luglio se passassimo tutti i turni.» «Cacchio mi sono fatta raggirare come una scema.» Silvia fu così spontanea che Mauro s’intenerì. «Vuoi che rinunci?» «Ti costerebbe molto sacrificio?» «Un po’.» «Allora giocalo questo cacchio di torneo. Ormai ho promesso e per quest’anno è andata.» Silvia dovette fermarsi di botto perché Mauro si era immobilizzato. «Oh, porca miseria, Silvia, voltiamo.» «Non si passa di qui per tornare a casa tua?» «Si può passare anche di là.» «Per quale motivo dobbiamo cambiare strada?» «C’è Rossana con le sue amiche. È seduta lassù, fuori del bar.» «Qual è?» gli chiese lei avvertendo un fremito di sfida. «Quella col golfino rosa e i pantaloni neri. Torniamo indietro. Credo non ci abbia ancora visto.» «Nient’affatto!» «Silvia, mi sentirei di farle una cattiveria. La mortificheremmo davanti alle sue amiche.» «Io sono del parere che è bene capisca subito come stiano le cose.» Un attimo prima che li vedesse, Rossana era intenta ad ascoltare la conversazione tra le sue amiche sorseggiando acqua tonica. Fissò la ragazza dai capelli lunghi, bruni e fluenti che teneva il suo Mauro sottobraccio, sovrastandolo in altezza. Di un’eleganza classica, che colpiva l’occhio, la vide avanzare con un incedere altero. Posò il bicchiere sul tavolo con una lentezza che tradiva sbigottimento. Seguitò a ...
... fissarla senza battere ciglio, col respiro sospeso, le labbra semiaperte per la sorpresa. Sul volto impallidito, reso ancora più livido dalla luce artificiale, smarrimento e amarezza. Notando che Rossana fissava la strada con un’espressione sconcertata, le sue amiche si voltarono e ammutolirono. Silvia avanzò sfrontata e impettita, guardando ciò che le stava attorno con indifferenza ostentata, ma quando il suo sguardo incrociava quello di Rossana, la fissava dritta negli occhi, come per lanciarle il guanto di sfida. Vederla con l’inutile fedina all’anulare sinistro, leggerle stupore e sgomento in faccia, le procurava sensazioni di perfida soddisfazione. Mauro lo avrebbe baciato davanti a lei se avesse ubbidito all’impulso di compiacersi. Rossana poggiò una mano sul petto. Avvertì la sensazione che si fosse lacerato qualcosa dentro di lei, poi si allontanò frettolosa, seguita dalle compagne. «C’era bisogno di umiliarla?» «Quanti scrupoli! Senti ancora qualcosa per lei, eh?» reagì Silvia lanciando a Mauro un’occhiata diffidente. «È dai tempi delle elementari che ci conosciamo, se non altro ho l’obbligo di portarle rispetto.» Immusonita, lei non rispose. «Silvia non avrei voluto comportarmi cinicamente, lo capisci?» «No!» «Dio Santo come sapete essere crudeli voi donne, per soddisfare il vostro amor proprio.» Silvia seguitò a rimanere silenziosa, arroccata nel proprio orgoglio. CAPITOLO DODICESIMO Sul dondolo Mauro ritenne non fosse il caso di rincasare, entrambi con i musi lunghi, ...