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Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI
... cosicché si fermarono in veranda e sederono sul dondolo. Posata la borsetta su una seggiola e adoperato lo schienale come omino morto per la giacca, Silvia si era messa a meditare con l’espressione di chi si doleva per qualcosa della quale non si sentiva orgogliosa. «I meteorologi sostengono che questo caldo sia anomalo. Suppongono dipenda dai gas serra che immettiamo nell’atmosf… Silvia non vorrai rimanere immusonita tutta la sera.» Mauro le sostenne il mento per obbligarla a guardarlo. «Calimero?» «Sei buono, Mauro. Pensi come dipingi. Invece io ho fatto la passerella per marcare il territorio come fanno gli animali con la pipì. Ho voluto umiliare i sentimenti di Rossana per orgoglio e vanità. Dio che insolente sono stata! Ho ancora negli occhi la sua espressione avvilita quando mi ha fissato prima di correre via. In fin dei conti ti ho sottratto a lei. Cribbio da quando ti ho conosciuto non faccio altro che far soffrire gente.» «Silvia, smettila di commiserarti. Non avvertiresti rimorso se fossi malvagia d’animo.» «Vi sareste rappacificati se non mi avessi conosciuto, ne sono certa.» «Questo che cosa c’entra? Sei arrivata tu e hai cambiato le cose.» «Ecco, vedi? Mi stai giudicando ladra di sentimenti.» «Quale ladra? Per Stefano provavi soltanto affetto e anche se mi fossi riappacificato con Rossana, sono certo che la nostra relazione non sarebbe durata. Ci saremmo lasciati comunque.» «Non ne sono convinta. Mauro ho paura.» «Di che cosa?» «Rossana è molto carina, più che ...
... nella foto. La fedina che porta al dito è quella del vostro fidanzamento. È stata tua sorella a informarmi che non se l’era tolta e questo significa che si considera ancora la tua ragazza perciò tornerà a cercarti.» «Dopo stasera non lo farà.» «Mauro, ti sbagli. Stasera le ho dato una ragione in più per farlo perché l’ho ferita nell’orgoglio ed io non posso competere con lei perché può vederti quando vuole. Mauro promettimi che non mi lascerai.» «Non c’è bisogno che ti faccia promesse.» Mauro le poggiò una mano sulla gonna. Premette le dita sulla coscia come la volesse rassicurare con quel contatto. «Sarà così e basta.» «Me lo devi promettere invece.» «Non lo prometto, te lo giuro sui miei genitori ma ora ho bisogno di un tuo sorriso.» «Non mi viene.» «Abbracciami allora.» «Mamma mia non avrei mai pensato che i sentimenti facessero divenire tanto egoisti», disse Silvia con un tono commiserante. Lo vide sorridere, indulgente. Avvertì la sua mano insinuarsi sotto la gonna, poi fermarsi come volesse attendere l’intesa di seguitare. «Mauro», mormorò «potrebbe venire qualcuno dei tuoi.» «Vado ad avvertirli che siamo sul dondolo, così non usciranno.» «Ormai sei esperto, eh? Chissà quante volte lo avrai fatto con Rossana», reagì Silvia con un improvviso ritorno polemico. «Smettila o mi farai arrabbiare. Non ero un frate di clausura prima di conoscerti.» Mauro fece per ritrarre la mano ma lei glielo impedì. «Scusami non ho intenzione di diventare un’altra Rossana.» Silvia indugiò a ...