1. Due palmi sotto il sole


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI

    ... lontane le fatalità e il buon senso ci faccia respingere le tentazioni. Spero che impareremo a divenire complementari come il verde lo è del rosso. In un dipinto c’è consonanza se i colori s’intrecciano con armonia. Mio padre ha tirato avanti la famiglia ragionando così. Dopo le medie inferiori si è messo a imparare il mestiere di restauratore, invece di continuare a studiare. A sedici anni lavorava già nove ore il giorno, ed era mio nonno che lo spronava perché andasse a farsi una chiacchierata con gli amici al bar. Non s’è arricchito ma ci ha fatto sentire la terra sotto i piedi, sempre. È anche un uomo di profonda cultura e diventa pure zuzzurellone quando ci si mette.» «E tua madre?» «Ha un’intelligenza più istintiva e la capacità di avvertire la falsità delle persone, a pelle. È capitato più di una volta che abbia avvisato mio padre di non fidarsi di questo o quello, azzeccandoci.» Mauro rivolse lo sguardo verso il giardino e soggiunse: «La mia mammona è una gran chioccia.» «Ciumbia, come l’hai detto. Gli sei attaccato parecchio?» «Molto.» «I figli maschi sono tutti così. Vedo mio fratello, non che a suo padre voglia meno bene intendi, ma mai una volta che sia entrato in casa e abbia detto dove fosse il babbo. “Gente, dov’è la mamma”. Mi sembra di sentirlo. «É un richiamo naturale, Silvia.» Mauro le prese la mano, se la portò alle labbra e la baciò sul palmo. «Li hai ancora tutti e quattro i nonni, Mauro?» «Fortunatamente sì. I materni si sono trasferiti a Morciano. ...
    ... Vivono con una zia nubile. I paterni abitano soli, a poche centinaia di metri da qui. Mio nonno Federico viene spesso in bottega a darci una mano e mia nonna Cesira cuoce il sugo per la pastasciutta come lo faceva la tua. Spesso, di domenica, la vedi che arriva verso le undici e mezzo del mattino, con un pentolino di ragù anche per noi. Ti porterò a conoscerli una delle prossime domeniche.» «Mi farebbe piacere. Provo tenerezza per le persone anziane.» «Ho conosciuto anche la mia bisnonna, sai?», seguitò Mauro. «Avevo otto anni quando morì, all’età di novantasette anni.» «Cacchio!» esclamò Silvia «sei di razza longeva. Morirò prima di te e mi terrai per mano nel momento della dipartita.» «Non darlo per scontato. Le donne sono più dure degli uomini a tirare le cuoia.» Silvia si lasciò andare a una risatina finalmente distesa. Gli domandò se rammentasse la sua bisnonna. «La ricordo un po’ curva con gli occhi arrossati, sempre attenta a dove andassi e quel che facessi. Quando mi ammalavo, era sempre lei che si accorgeva per prima. “Quando voce di bambin non squilla o ha la febbre o gli piglia” diceva.» «Continua Mauro», lo incalzò Silvia. «Portava una mantellina fatta all’uncinetto come le anziane di Montelignano. Voglio farle un ritratto. Ho qualche foto che mi possa aiutare. La collocherò accanto ad un focolare acceso, mentre dondola la mia culla. Aggiungerò un gattino che dorme in un canto, ma dovrò attendere di essere migliorato a dipingere il fuoco. Non è facile dare alle fiamme ...
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