1. Due palmi sotto il sole


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI

    ... quella volta della bambola mi ha punito con lo sculaccione ma, cacchio, mia sorella si era intestardita a giocare sempre con quella e me la ritrovavo dappertutto. Ero arrivata al punto di immaginare quella cosa sbucare da ogni angolo di stanza e trascinarsi carponi verso di me.» «Che avversione viscerale! Dovresti circondarti di bambole per vincere questa fobia.» «Per carità!» Si sorrisero stropicciandosi il naso. Tua madre era attivista del movimento studentesco?» le chiese Mauro. «Macché! Nemmeno voleva andarci alla manifestazione. Le sue compagne d’appartamento la convinsero e si ritrovarono in mezzo ad un carosello di camionette e lanci di lacrimogeni. Il getto di un idrante antisommossa la gettò a terra. Si sentì sollevare per le ascelle e incitare a correre ma aveva perso una scarpa e zoppicava. Quando la persona che l’aveva sollevata si chinò per toglierle l’altra, vide un ragazzo biondo, con barba e capelli lunghi, che le gridava di sbrigarsi a corrergli appresso. Fu così che si nascosero nel magazzino di granaglie. Solo allora mia madre poté rendersi conto di come fosse ridotta. Dal golfino e dalla camicetta parecchi bottoni erano saltati e aveva perduto il soprabito di loden che teneva sottobraccio. Mio padre, che continuava a sbirciare fuori della porta, guardò mia madre in faccia soltanto quando capì che gli scontri si erano allontanati.» «Silvia pensa a quanto sia bizzarra la casualità delle circostanze. Ci siamo potuti conoscere per quell’idrante della ...
    ... polizia; se tua madre non fosse stata investita dal getto d’acqua, tuo padre,forse, le sarebbe passato accanto ma senza chinarsi per allontanarla dai tumulti.» Quella frase ebbe l’effetto di farla divenire stranamente pensosa. «Silvia, ho detto qualcosa che ti ha turbato?» «Pensare che il capotreno della vita sia l’imprevisto», rifletté lei «fa un po’ paura perché sta in agguato pronto a riprendersi quel che concede. Temo sempre che accada qualcosa alle persone che amo, più di quel che possa capitare a me. In questo somiglio a mia madre.» «Forse hai un’indole troppo materna», ripose Mauro percependo il tepore del suo grembo sulla nuca. «Ti farebbe piacere se lo fossi?» «Le mogli-mamme sono spose premurose.» «Non ti sentiresti oppresso?» «Affatto.» «Saperlo mi tranquillizza perché conosco il mio temperamento e temo che sarò troppo posses… protettiva», si corresse Silvia dandogli un altro bacetto sulla fronte. «Non sarà certo la tua predominanza a crearmi problemi. Che cosa successe ai tuoi, in seguito?» «Vuoi che continui?» «Certo. È meglio che al cinema.» «Mio padre disse a mia madre di spogliarsi ma lei esitava.» “Togliti questa roba fradicia di dosso, te capì? Stai battendo i denti ostrega! Vuoi prendere un malanno?” Vedendo che rimaneva imbambolata si tolse il maglione.» “Levateli dopo che sarò uscito, metti questo e avvolgi i piedi con quei sacchi vuoti.” “Tu dove vai?” “A cercare qualcosa d’asciutto. Qui vicino abita una famiglia che conosco. Sono compagni.” “Vengo con te.” ...
«12...142143144...268»