Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI
... mettiamola così. Mamma mia che maialino di fidanzato mi ha portato il Rio Pansecco!» «Che cosa ti dicevo Silvia? Ah, sì, di Rossana. Lei è rimasta antipatica a Manuela anche dopo che ci siamo fidanzati. Mia sorella si sforzava di trattarla con affabilità ma ha sempre evitato di prenderci confidenza, invece vuoi due avete fatto comunella subito.» «C’è venuto spontaneo. Diciamo sia stato un colpo di fulmine d’amicizia, ed è bene perché mi aiuterà a tenerti sotto controllo, faccina da santarellino.» «Silvia non considerarmi una specie di casanova perché non lo sono.» «Certo, certo, tuttavia hai qualcosa che suscita l’attenzione delle donne, quindi meglio non abbassare la guardia.» Azzurro Mauro, compiaciuto per la lusinga, giocò a stuzzicarla accarezzandole il seno nel punto in cui avvertiva la protuberanza dei capezzoli. «Attento che ci sento.» «Soltanto a sfiorarteli sopra la camicetta?» Lei annuì socchiudendo gli occhi. Udirono un cinguettio. «Silvia, è giunto un usignolo a farci compagnia. Sentilo come gorgheggia.» Rimasero ad ascoltare il melodioso canto fino a che avvertirono un frullo d’ali allontanarsi. Lei gli introdusse la mano sotto la maglietta e prese a carezzargli il torace. Si soffermò sui minuscoli capezzoli pizzicandoli appena. Sentì Mauro irrigidirsi e fare un breve sobbalzo. Si stupì di scoprire quanto, anche per i maschi, fossero sensibili quelle parti del corpo; insisté a pizzicarli godendo nel sentirlo irrigidirsi e rilassarsi. «Silvia che stai facendo?» ...
... «Imparo a conoscere le tue zone erogene», gli mormorò. «Te lo hai mai fatto Rossana?» «Nnnzzz!» “Molto bene”, pensò Silvia ritraendo la mano per accarezzargli il viso. «Sai Mauro? La Valcorniola è stata il nido d’amore dei tuoi genitori, ti ha fatto da musa e per merito suo ci siamo conosciuti. Ha tracciato il tuo destino e comincia a segnare il mio. Quel luogo è benigno per noi. Dovremmo andarci a fare un picnic, una delle prossime domeniche. Ti va l’idea?» Mauro annuì facendole scorrere la mano sui capelli. «Porterò il mio blocco da disegno e farò qualche ritratto con la sanguigna alla mia fatina dai capelli turchini.» «Chi sarebbe la tua fatina, Pinocchio?» gli domandò Silvia trastullandosi a stringergli il naso tra le dita. «Indovina?» «Ce li ho neri non turchini.» «Illuminati dal sole emanano riflessi azzurrini così intensi che dovrò usare il blu di cobalto per farti il ritratto.» Silvia provò un tale fiotto d’emozione da farle galoppare il cuore. «Mauro, ci credi che ti voglia bene?» «Certo, perché me lo hai chiesto?» «Perché te ne voglio un miliardo di volte più di quel che pensi.» Glielo sussurrò con un filo d’ansia. «Sei un ragazzo dolcissimo.» «Anche tu.» «Non saremo troppo romantici?» «Non per le coccole», rispose Mauro cominciando a sbottonarle la camicetta. «Lo siamo perché abbiamo ancora qualche aspirazione ideale.» Ed eccoli lì, morbidi e sodi, levigati e pieni, caldi e prepotenti, la conca tra essi magicamente accostata dal reggiseno, e le grandi aureole che si ...