Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI
... affacciavano dal balcone delle coppe, a pochi centimetri dal suo viso. Fece debordare le mammelle e la luce soffusa proveniente dai lampioni della strada, le fece biancheggiare di perlaceo lucore. Si riempì la mano di quella morbida opulenza, ora dell’una, poi dell’altra, con delicatezza, come per riverente sudditanza. A Silvia un brivido corse lungo la schiena quando Mauro incominciò a succhiarle un capezzolo, non poté trattenere un sussulto. Iniziò a dondolare il busto per cullarlo come fosse un bimbo d’allattare. Lui colse quel sapore ineffabile, come di latte tiepido e dolciastro, eppure così inebriante, prepotente e onnipotente. Succhiò e mordicchiò il turgido capezzolo ancora e ancora. Silvia provava una sensazione di soffice vuoto mentale. Era come se la bocca di Mauro le tramutasse pensieri ed energie in ovatta. Lasciando che il languore la invadesse, chiuse gli occhi e le parve di immergersi in quel manifesto che aveva affisso in sede, quello che raffigurava un campo di grano così gremito di fiordalisi e papaveri che l’oro delle messi emergeva soltanto qua e là dal tappeto celeste e vermiglio. Mosse il bacino, ebbe il desiderio di chiamarlo ma quando lo fece, la voce le uscì flebile. Improvvisi, avvertì i muscoli del corpo tendersi come per prepararsi a ricevere una sferzata dei sensi. Poi l’azzurro dei fiordalisi sovrastò il rosso dei papaveri e fu come se il presente perdesse i confini. Soffocò i gemiti premendogli la bocca sulla fronte, le lunghe chiome a ...
... coprirgli il viso. Un evento particolare «Silvia?» la chiamò Mauro sottovoce. «Oddio», mormorò lei, gli occhi socchiusi «ho provato piacere.» «Davvero?» rispose lui fingendo stupore. Silvia annuì, lo sguardo turbato che il suo accenno di sorriso non riusciva a mascherare. «È come avessi fatto qualche goccia di pipì», spiegò. «Dici sul serio?» «Certo che dico sul serio. Mauro è normale?» «Affatto ma parecchie donne invidierebbero la sensibilità che stai scoprendo d’avere: un mistero svelato che mi lasciava scettico», disse lui mostrando un risolino beato. «Quale mistero?» «Quello dell’eiaculazione femminile e quando le donne hanno tanta sensibilità, spesso sono pluriorgasmiche.» «Mauro che intendevi dire con quell’ultima parola?» «Che hai la capacità di provare più di un orgasmo durante il rapporto sessuale.» «Addirittura! Allora a Montelignano ho avuto due orgasmi.» «Credo proprio di sì», rispose lui beandosene. «Cribbio spero non abbia bagnato la gonna.» Mauro fece un risolino, poi si stirò per godere appieno della delizia che provava. Le premette ancora il viso tra i seni e gli parve sprigionassero la fragranza della Valcorniola in giugno, quando maturavano le fragoline di bosco e l’acqua del Rio Maestro espandeva essenza di alghe e muschi novelli. «Silvia ti basterò quando avrai preso l’aire?» le domandò dopo averle schioccato un bacio su un capezzolo. «Sciocco nemmeno lo devi pensare.» Gli diede un buffetto sul viso, poi forse per aggirare quegli argomenti che le facevano ...