1. Due palmi sotto il sole


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI

    ... fame.» «Ci sono ambientalisti che non la pensano come voi», commentò l’assessore con un tono ponderato. «Quando mai è capitato che si siano trovati d’accordo?» ghignò il consigliere. «Vogliono difendere l’ambiente e non sanno da che parte farsi.» «Non le do torto», rispose Fabrizio. «Meno male. E le voglio dire un’altra cosa, architetto: molti di coloro che si definiscono “eco pacifisti” non sanno distinguere una ghianda di leccio da quella di una quercia», sogghignò con sufficienza sarcastica «ma sono esperti a fare barricate con i cassonetti dei rifiuti e a bruciare le campane per la raccolta differenziata.» «È vero pure questo ma è meglio non riconoscere le piante che volerle tagliare come avrebbe intenzione di fare lei.» «A cosa si riferisce Architetto?» reagì il consigliere. «Alla mozione presentata in Consiglio Provinciale dal presidente della commissione per l’agricoltura, cioè lei, con la quale avete preso atto, all’unanimità, dell’importanza di rilanciare le opere irrigue contenute nel vecchio programma EIRI, non realizzate. Come la diga in Valcorniola, tanto per intenderci.» «Finalmente c’è arrivato.» «Siamo qui apposta.» «Architetto Ridolfi, non capisco perché vi ostiniate a voler impedire la costruzione di un’opera pubblica di quell’importanza. Per la nostra provincia significherebbe un investimento di milioni d’euro, forte indotto economico e un’altra riserva idrica. E la possibilità di costruire una centrale idroelettrica e farla funzionare con l’acqua ...
    ... dell’invaso, dove la mette? Sarebbe energia pulita e rinnovabile.» «Guarda caso, a Montescuro, dove il bacino è alimentato da un corso d’acqua più grande del Rio Maestro», replicò Fabrizio «la centrale non è stata realizzata, però hanno costruito condotti per convogliare quell’acqua in ogni dove, escluso Sanfabiano che sarebbe dovuto essere stato il primo centro urbano a goderne.» «L’acqua è un bene che appartiene a tutti e dobbiamo distribuirla solidalmente secondo le necessità. C’è una legge che lo stabilisce.» «Così, per solidarietà, si toglie acqua a un bacino imbrifero che ha una piovosità media annua scarsa e s’invia in altre zone in cui le piogge sono più abbondanti. Vi pare un comportamento che si conformi ai principi di comunanza? Credo ci sia invece una corsa ad accaparrarsi la gestione dell’acqua e quella legge è divenuta il pretesto per raggiungere lo scopo.» «Vuole sapere come la penso veramente, architetto?» reagì innervosito il consigliere, trasformando la contesa in diverbio. «State tentando di sabotare un grande progetto per salvare quattro cerri e tre granchi. Che siate o no per l’agricoltura transgenica voi ambientalisti siete tutti disfattisti.» Fabrizio contrasse i muscoli, strinse le mani a pugno e ribatté, aspro: «I veri disfattisti, siete voi.» «E lei, architetto, sputa nel piatto in cui mangia.» «Io non ho mai mangiato in quel piatto che intendi», ringhiò Fabrizio avventandosi contro il consigliere ma due robuste braccia lo trattennero. «Calmati, Fabry, o ti ...
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