Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI
... Prometti che non gonfierai le guance per trattenerti dal ridere?» «Perché mai?» rispose Mauro strattonando il foglio perché lo lasciasse. SETTEMBRE Presagio di un’estate morente, Sono le more avvizzite sui rovi, I cinnorodi di rosa canina e Le corniole, divenuti vermigli. Ma un acquazzone spegne la polvere Dell’arida terra. Il vento che si è insinuato nella fratta, Diffonde per l’aria fragranze muscose. Odori pungenti di limo e aromi d’erba Mi carezzano il volto. Anche da uno stelo, Disseccato sotto il sole d’agosto, Che l’inverno decomporrà, Settembre fa fiutare la vita. Silvia colombo «Silvia, è…» «Una schifezza vuoi dire?» «Quale schifezza! Mi piace moltissimo.» «Mauro dici sul serio o vuoi soltanto compiacermi?» «Affatto. Lo direi pure se l’avesse scritta un’altra ragazza.» «Linda per esempio, eh?» ribatté Silvia rivolgendogli un’occhiataccia. «Preferisco che giudichi “schifezza” il mio scritto piuttosto di pensare che tu possa rivolgere i complimenti a un’altra.» «Silvia il mio è stato soltanto un modo per farti capire che mi piace per davvero.» «Non portevi usare un’altra espressione?» «Mi è uscita spontanea, in buona fede, e ti dico pure che l’ode potrebbe essere migliorata perché contiene qualche lungaggine.» «L’hai chiamata “ode”?» rispose lei fissandolo con un’espressione stupita. «Certo! Oddio, che non sia stata scritta da Ungaretti si nota ma è pur sempre un componimento lirico. Hai una penna?» Mauro la vide affrettarsi a rovistare sulla borsetta. «Eccola!» ...
... Silvia, ammutolita, rimase a osservare Mauro togliere parole e fare freccette sullo scritto per orientarsi a spostare espressioni, ricomporre ciò che era rimasto sull’altra parte del foglio. Poi porgerle la pagina. SETTEMBRE Presagio di un’estate morente, Sono le more avvizzite sui rovi E le corniole divenute vermiglie. Un acquazzone spegne la polvere Dell’arida terra, Il vento s’insinua nella fratta, Diffonde fragranze Di limo e aromi d’erba. Settembre, solatio e mite, Fa eco al sole d’agosto, Indugia nell’attesa Che la pioggia d’ottobre Lieviti la terra E culli il suolo Per il sonno d’inverno Nel silenzio mutevole Dei colori. Silvia Colombo «Mauro che cosa potrei dirti, se non quanto mi stia incantando il tuo ingegno?» disse Silvia stringendogli il viso tra le mani. «Il merito è tuo poetessa. L’essenza c’era già nella lirica. Io non ho fatto altro che seguire ciò che mi propongo prima di iniziare un quadro: dipingere l’essenziale. Stai scoprendo una vocazione che mai avresti pensato di avere.» «Anche questo è merito tuo e della Valcorniola», rispose Silvia poggiandogli il capo sulla spalla. Rimase silenziosa a percepire la vita di Mauro attraverso il leggero movimento che il respiro trasmetteva al suo corpo. Poi gli domandò se fosse riuscito a dare scacco matto a suo padre.» «Ho sbagliato di proposito una mossa e mi sono proposto per la rivincita.» «Da vero gentleman. Ci sarebbe rimasto troppo male. Poi di che cosa avete parlato?» «Di Bertrand Russell. Mi ha spiegato il motivo ...