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Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... quanto fossero scure le sue iridi. «Mauro mi ascolti?» disse lei vedendolo distratto. «Scusami Silvia. Mi sono fatto prendere dall’abitudine di osservare e tu hai le iridi così scure che sembrano grani di liquirizia. Un lieve rossore apparve sulle gote di Silvia. «Mauro, se volevi mettermi in imbarazzo, ci sei riuscito.» «Non ne avevo l’intenzione» commentò lui. «L’osservazione è spontanea per chi dipinge.» Le sopracciglia di Silvia s’inarcarono in un’espressione stupita. «Ciumbia, sei pittore di professione?» «Metà.» «Che intendi dire Mauro?» «Ho frequentato l’Istituto d’arte e ora lavoro assieme a mio padre. Restauriamo mobilia antica ma dedico del tempo anche alla pittura e ho l’opportunità di vendere le mie tele esponendole in bottega.» «Ti ritieni un bravo artista?» «Dovrebbero essere gli altri a giudicare ma ne sono convinto. Almeno nel mio genere.» «Accipicchia come lo hai detto con convinzione! A quale genere pittorico t’ispiri?» «Mi dedico a un genere figurativo molto personale.» «M’incuriosisci», rispose Silvia mordicchiando il cappuccio di una biro. «In che senso?» rispose Mauro facendo lo gnorri. «I tuoi quadri mi piacerebbe vederli.» Inorgoglito lui divenne tanta disinvolto da avere l’ardire di spronarla con un pizzico di sorniona galanteria. «A questo punto mi spiacerebbe non venissi.» «Mauro perché hai detto “a questo punto”?» «Non si dice così quando si avverte piacere nello sperare che una persona dia seguito ai suoi propositi?» Silvia annuì con un cenno, poi ...
... lo fissò con attenzione. Fece un sospiro e si mise a scarabocchiare un foglio di carta. «Accidenti al tempo. Non ne ho mai quanto ne vorrei.» «Studi?» le chiese Mauro. «Ho fatto ragioneria. Ora lavoro in famiglia. Un po’ contabile, un po’ commessa. I miei genitori sono i proprietari dell’emporio CIEFFE. Vendiamo di tutto, merceria, confezioni, biancheria intima, calzature, soprabiti, giacche a vento, corredi sportivi e altri articoli.» «Sono già stato informato dall’Allegrini.» «Cribbio quant’è chiacchierone. È soltanto un gradino sotto il Bizza.» «Il Bizza?» domandò Mauro. «É un nostro socio che mette bocca su tutto. Si chiama Arturo Bizzarri e credo non sia esagerato dire che conosca tutti i proverbi del mondo. Non perde occasione di infilarne qualcuno nelle conversazioni. È sarto di professione ma è talmente rispettoso dell’ambiente che sulla vetrina del suo negozio ha affisso un avviso in cui c’è scritto “in questa sartoria si confezionano abiti in fibra rigorosamente vegetale o da tosatura”. Poi ha aggiunto “le bestie sono gradite ospiti, gli umani non sempre”. Entri nell’atelier e nella parete frontale trovi un’altra scritta: “Se fai del male a cani e gatti non t’andran bene i fatti”. E sai come considera il paradiso?» seguitò Silvia scoprendosi più loquace del solito. «Sentiamo», la sollecitò Mauro. «Come la proiezione fantastica del desiderio di tornare nel ventre materno.» «Una teoria degna di Freud.» «E la festa che detesta maggiormente è il Natale», seguitò Silvia ...