Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017,
Categorie:
Sentimentali
Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... bella mora che mi aveva tolto dalle grinfie dell’evve moscia, si era presa una sbandata per un ragazzo di vent’anni.» «Ventitré.» «Sai che differenza!» Riccardo fece seguire l’esclamazione da una domanda espressa con un tono calmo. Com’è cominciato?» «Lo trovavo spesso al bar d’Orazio che leggeva articoli sportivi nei quotidiani. Un giorno, mentre tornavo, mi sono sentita chiamare. Era lui che mi riportava il metro a nastro. Forse mi era caduto di tasca per tirare fuori il borsello. Abbiamo cominciato a salutarci, scambiarci qualche parola e…» Senza guadare il marito Tiziana gli posò la mano sul viso. «Rico perché te lo sei tenuto dentro?» «A che cosa sarebbe servita una scenata se non per rompere qualcosa tra noi, per sempre? Preferii affrontare la questione a modo mio. Il giorno dopo andai da Orazio, chiamai in disparte quel ragazzo e gli dissi che se si fosse azzardato a riavvicinarti gli avrei rifilato più calci di quante pedalate avrebbe dovuto dare per varcare l’alpe. Fortuna volle che non si fosse fatto più rivedere. Non era scontato che mollasse. Non immagini quanto abbia sofferto a vederti penare perché lui era scomparso. Perfino i tuoi genitori si erano accorti che qualcosa non girava per il verso giusto. Sperai con tutto me stesso che il tempo, come per tutti i dispiaceri della vita, facesse il galantuomo. Fortuna ha voluto che sia andata così. Con un po’ di saggezza e tanta pazienza ho salvato la mia famiglia.» Tiziana respirò profondamente, si liberò dell’aria ...
... con un lungo sospiro e disse: «Rico, che cosa mi sarà preso?» «Ciò che può capitare a tutti. Le infatuazioni sono moti dell’animo incontrollabili che s’insinuano tra le crepe dei sentimenti perché volersi bene, lo diamo per scontato ma l’abitudine incancrenisce la vita di coppia col passare degli anni, e confiniamo il sesso nel ripostiglio della scopa, fino a ritornare a essere quasi estranei. Forse quel che ti è accaduto è dipeso pure da me perché le persone mandano segnali quando vivono certe esperienze ed io ero così preso dai problemi della ditta che avevo cessato di prestarti attenzione come avrei dovuto. La colpa non è mai tutta da una parte.» Tiziana aveva le lacrime agli occhi quando sollevò lo sguardo. «Rico, a quel ragazzo io non ho tenuto soltanto la mano…» «Basta così Tizzy.» «Dio mio, perdonami.» «Non scomodare Dio e metti in pace te stessa. Io ti ho scusato dieci anni fa perché quando ricevi tanto bene da una persona, non puoi condannarla se commette uno sbaglio. Riccardo le fece scivolare la mano nella conca dei glutei e glieli accarezzò con tenerezza. «Rico forse il coraggio confessartelo m’è venuto perché Silvia è ancora tra noi.» «È possibile. Adesso dove sei Tizzy?» «Qui con te.» «Soltanto questo conta.» Quella sera Tiziana, con la mente che pareva si fosse distesa sopra una nuvola, giunse all’orgasmo che il suo Rico aveva appena iniziato a sciogliersi dentro di lei. Acquerello familiare Mauro fu destato da un sordo malessere alle articolazioni, come lo ...