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Due palmi sotto il sole
Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti
... «Babbo ho la sensazione che… non so come spiegartelo. Ho troppo di tutto. Sono una bella ragazza, sana, ho una famiglia agiata e stupenda, ho trovato un ragazzo al quale voglio un bene dell’anima, ieri ci siamo salvati per il rotto della cuffia e…» «E adesso non può arrivare che il peggio. È questo che pensi?» «Sì. Sono tanto felice da sentirmi minacciata.» «Oh, porca vacca cusa l’è questo fatalismo? L’amore ti ha rincretinito?» La figlia si agitò sul sedile, poi si mise a guardare fuori del finestrino. «Silvia?» Vedendola pensierosa, Riccardo le diede un colpetto sul braccio. «Silvia, mi ascolti?» Inquieta lei frugò nella borsetta e tolse una sigaretta dal pacchetto.» «È proprio la medicina giusta per lenire la gola irritata» la redarguì il padre. «Metti via quella robaccia e smettila di essere così apprensiva. Sei sempre stata di una logica cristallina. Una delle prime cose che ti ho insegnato è di mettere la ragione innanzi a tutto. In questo caso il buon senso dovrebbe suggerirti che le vicende brutte, a non cercarle come avete fatto voi, non capitano spesso. Se vuoi il conforto delle statistic… testa di rapa!» «Scusami Babbo. Mi sono fatta prendere da un momentaccio. Sono proprio una testa di rapa.» «Non dicevo a te Silvia. Quell’imbecille ha tagliato la curva in un modo che c’è mancato poco ci venisse addosso. Cribbio la vita l’è propi nient. Telefona a Mauro.» A Riccardo parve sbalorditiva la velocità con la quale Silvia selezionò il numero. «Mauro?» «Silvia vi è ...
... successo qualcosa?» «Ti ho chiamato per sapere come stessi.» «Nella mia strada non s’è ancora dissolto il fumo di scarico della vostra auto. Sto come poco fa.» «Volevo sentirti. Non ti fa piacere?» «Certo però non devi essere così apprensiva.» «Mauro ho voglia d’abbracciarti e strizzarti. Domattina ti penserò quando i miei gerani saranno ancora bagnati di rugiada.» Suo padre sollevò gli occhi al parasole. Cribbio com’è fantastica la gioventù.” «Silvia», le disse Mauro «non t’imbarazza dirmi queste cose con tuo padre vicino?» «Perché dovrebbe? Forse sarà un po’ geloso. Mauro stasera torno a trovarti.» Riccardo si sorresse la fronte. «Rimarrai a casa tua invece», la rimproverò Mauro. «Non sono stanca.» «Silvia fai come ti ho detto. Ti telefono dopo cena.» «Allora vengo martedì sera.» «Scordatelo. Di sera non verrai più. Non mi va che torni a casa, di notte. Verrai la domenica mattina e tornerai per l’ora di cena, oppure il sabato sera e dormirai da noi. Vengo io da te giovedì sera.» «Perché non martedì?» «Ho una partita d’allenamento.» «Ti strapazzerai. Il dottore ti ha consigliato di stare riguardato.» «Il portiere non deve correre.» «Lo so ma… accidenti al torneo!» «Ci hai ripensato?» «Sì. Sono troppo egoista?» «Siete tutte così.» «Ah Mauro? Il cellulare nuovo te lo regalo io. Mi penserai stasera prima d’addormentarti?» «Spero di ricordarmelo.» «Sentitelo quant’è stronzetto. Il mio spirito lascerà il corpo e verrà a tirarti le coperte se non lo farai.» Riccardo scosse ancora il ...