1. Due palmi sotto il sole


    Data: 05/09/2017, Categorie: Sentimentali Autore: CLAUDIO TOSCANI, Fonte: EroticiRacconti

    ... igienici raggrinzati d’umori rinsecchiti. Si rivide nella mezz’ora di amplesso affrettato, di baci convulsi, mentre il cigolio che proveniva dalla poltrona di quell’auto, dove suo marito si era seduto innumerevoli volte, accresceva la percezione dell’inganno. Poi era giunta la sferzata di piacere, aspra come la consapevolezza del tradimento. Rifletté sull’insidia dell’infatuazione che ignorava il senso della ragione, annientava sentimenti che sembravano indistruttibili e distruggeva tutto ciò che si era costruito in una vita d’impegno e fatiche: famiglia, azienda, tutto. E il centro del suo letto coniugale, quei pochi centimetri che la dividevano da Riccardo, si era trasformato in un deserto sconfinato. Il suo Rico era svanito negli occhi grigi, un po’ malinconici di quel ragazzo, nei suoi capelli lunghi che aveva stretto negli istanti dell’orgasmo. Quanta angoscia aveva provato per la scomparsa del suo giovane amante. Poi a mano a mano che la memoria velava il ricordo della sua figura, il rimorso nei confronti del marito si era fatto sempre più amaro. Il mattino si destava spossata, come se il sonno si fosse accanito a malmenare il suo inconscio anziché darle riposo. Il ragazzo non lo aveva più veduto. Si domandò quale sensazione, ora, potesse provare se lo avesse rincontrato. Ebbe un tremito. Congetture Lorenzo si avviò alla porta d’ingresso con passi tanto felpati da somigliare al gatto Silvestro in caccia del canarino. Fece cenno a Patrizia di raggiungerlo. «Patry, che ...
    ... sta succedendo?» «Lory, ne so quanto te.» «Stavo pensan… Patry, mettiamoci fuori dell’uscio. Lorenzo e Patrizia uscirono alla chetichella e si misero a parlottare sul pianerottolo, bisbigliando come due ladri che discutevano sul modo migliore di forzare una porta. «Temo che ci ritroveremo tra i piedi un altro fratello. La mamma può ancora?» le domandò Lorenzo. «In teoria sì, ma dopo tutti questi anni è difficile che mamma attenda un bambino.» «Patry io l’ho buttata lì?» Lei espresse la sua perplessità stringendosi il labbro inferiore tra le dita, poi disse al fratello: «Può darsi aspettino qualche conferma. In ogni modo o c’è un marmocchio in arrivo o è una faccenda parecchio strana. Parlane con Silvia.» «Certo. Ciao Lory e non fare tardi», si raccomandò Patrizia avvertendo una folata di affetto per il fratello. Tornata in cucina, socchiuse la porta e rimase a sbirciare dallo spiraglio. Vide i genitori baciarsi con trasporto. Si tenne il cuore e raggiunse la sorella che metteva in ordine l’acquaio. «Silvia, babbo e mamma amoreggiano come ventenni», disse a bassa voce. «Vieni a vedere.» Lei sbirciò i genitori sgranando gli occhi. Tornò dalla sorella con un’espressione stupita. «Cribbio comincio a pensare che… niente. Mi pare impossibile.» «Dimmelo Silvia!» la sollecitò la sorella. «Parla adagio. Non vorrei che la nonna sentisse: ancora avverte l’erba crescere. Mi viene il dubbio che il babbo abbia combinato alla mamma qualcosa che odora di tresca extrafamiliare.» «Ho Madonna, ...
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