1. Odette, oui je suis putaine. -9a parte (messer verduzio, tino, e donna rosina che canticchiando...)


    Data: 19/03/2018, Categorie: Etero Autore: sexitraumer

    ... caraffa di vino rosso, e ne versò orgoglioso, e speranzoso un bicchiere per la sua cliente: ormai l’aveva catturata…
    
    “Assaggiate signorina, assaggiate ! E ditemi…mi raccomando…ditemi !...buono vero ?!”
    
    Finalmente Odette, da quella fine biondina che appariva, assaggiò lentamente quel vino, il cui sapore non tardò a sedurla…disse nel suo italiano…
    
    “Bono messiè, bono…va bien ! Io hora però manger…sì ?!”
    
    “Cosa vi posso portare signorina ?”
    
    “Pan…pane et fromage…fromage dur…”
    
    “Abbiamo un buon pecorino…con il pane…altro ?”
    
    “Salade !”
    
    “Insalata, comprì…e da bere ? Acqua o gradite dell’altro vino ?”
    
    “Votre vin, va bien…et un peu aqua…così.”
    
    Odette decise che avrebbe pranzato lì, aspettando una persona che secondo il suo istinto, non avrebbe tardato a farsi vedere dato che i loro sguardi si erano incrociati, prima che venisse impegnata dai due armigeri che avevano ottenuto dall’oste Donno di usare il retro del locale per scopare velocemente la ragazza, il cui corpo, doppiamente penetrato, aveva offerto uno spettacolo erotico non da poco anche all’anziano conduttore della taberna. Il Donno le aveva portato mezza forma di cacio di pecora, del tipo duro che piaceva a lei. Mangiava l’insalata ed il pane ed ogni tre-quattro bocconi di pane ed insalata si tagliava da sola dei pezzi di cacio. Il vino se lo versava con parsimonia, stando attenta a non finire subito la caraffa, altrimenti come ben sapeva avrebbe poi con tutta probabilità dovuto ordinarne un’altra. ...
    ... Il pane e l’insalata le erano piaciuti e li aveva finiti rapidamente.
    
    Adesso continuava a gustarsi il formaggio, tocco dopo tocco, taglio dopo taglio…la mezza era alla fine giunta e non si era accorta che il locale si era nel frattempo riempito. Gli avventori la notavano e lei invece sembrava non tenerne conto. Ovviamente le donne più vecchie vedendola bellina e con la scollatura non tardavano a guardarla male, o a riprendere i loro mariti che cercavano di sbirciarle le forme, come seno, coscette, e gambe; ovviamente non tardavano neanche a chiederne conto all’oste, che aveva dato il tavolo ad una piccola figlia di sua madre, o del demonio…quando si vedeva fissata, anche da altre donne, scostava con una rapidità da prestigiatore un lembo della camicetta per rendere visibile una ulteriore parte del suo piccolo seno, sorrideva disinvolta in modo da far aumentare l’invidia di chi la giudicava. Alcuni erano entrati nella taverna solo per vederla, e molti avevano anche ordinato del vino, che l’oste prendeva da altre botticelle; un vino più generico per la massa, mentre la biondina attraente, ma anche chi si sedeva per il pranzo, ne riceveva di qualità migliore. La pazienza della ragazza venne premiata e quell’uomo con cui aveva incrociato lo sguardo si era alfine presentato dentro il locale. Entrando l’aveva guardata brevemente per poi ignorarla e direttosi verso il banco chiese un bicchiere di vino bianco, dopo aver messo una moneta sul banco prontamente incassata dall’oste. ...
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