1. Il treno


    Data: 20/03/2018, Categorie: Etero Autore: CavaliereRosso

    ... a stare al gioco, sfoderando sorrisi seducenti, molto lusingata degli indiretti apprezzamenti di entrambi. Il tipo a quel punto si presentò, confessando di essere un imprenditore nel campo della moda e che una come Elena l'avrebbe assunta solo per l'eleganza e la sensualità dell'abbigliamento. Lei, per niente infastidita, rise stando alla provocazione e rispose divertita "e pensa che hai visto solo la metà superiore di me".
    
    Io invece avevo visto tutta la sua figura quando era arrivata. Due gambe da sballo e dei fianchi che sembravano disegnati da Milo Manara.
    
    Ad un certo punto si svegliò anche l'altro che, dopo aver realizzato cosa stesse succedendo, si presentò a sua volta. Elena stava giocando con il suo telefono che era sul tavolo, ogni tanto lo portava in grembo e guardava qualcosa, come per non farsi vedere da me. In un paio di occasioni però avevo sbirciato e avevo intravisto delle foto che arrivavano su whatsapp. Foto di un uomo a petto nudo, che lei commentava tra se e se con una smorfia ed un sorrisetto veloce e malizioso. Ero sicuro di aver sentito anche il classico click del cellulare di quando ci si scatta un selfie. Ormai era evidente che stesse chattando con un uomo con cui aveva una storia di letto. Magari proprio il manager che stava per raggiungere e che le scriveva dall'albergo.
    
    La conversazione continuò e ad un certo punto il tipo di fronte ad Elena iniziò a comportarsi in maniera strana, frugando nella sua 24 ore. Estrasse anche lui il cellulare e ...
    ... iniziò ad usarlo appoggiandoselo sulle gambe, che erano nella stessa direzione di quelle di Elena.
    
    Lei si accorse di questo movimento e dopo un po' notai un ammiccamento di sguardi tra i due. Lei iniziò a muovere lentamente e maliziosamente le gambe, allargandole un po'. Era più che un indizio. Il tipo stava scattando delle foto sotto il tavolo, in direzione delle gambe della mia vicina di posto. Mi pervase un misto di eccitazione e fastidio, per il fatto che i due si mostrassero fin troppo audaci con lei. L'eccitazione prese però il sopravvento. Il mio pene iniziò a spingere forte e si vedeva benissimo tra le pieghe dei pantaloni. Ormai non parlava più nessuno. L'eccitazione aveva preso la scena. L'altro passeggero ogni tanto buttava l'occhio sul cellulare dell'amico e faceva fatica a trattenere un'espressione più che libidinosa. In un attimo Elena aveva mandato in erezione tre cazzi contemporaneamente. Con una scusa si girò verso di me chiedendomi informazioni su un romanzo che avevo poggiato sul tavolo, ma era più che evidente che il suo fosse un piccolo trucco per guardare meglio la mia erezione attraverso la stoffa dei pantaloni. La conferma la ebbi quando allargò ulteriormente le gambe, per permettere al fotografo improvvisato di inquadrare qualcosa di più interessante, e nel fare ciò entrò in contatto con la mia gamba.
    
    Ormai il gioco era partito. Io oscillavo tra la curiosità di vedere le foto che scattava il tipo, chiedendomi se lei avesse o meno gli slip, e la ...