1. Il segnale


    Data: 21/03/2018, Categorie: Etero Autore: letstry

    Era tardi. La lezione sarebbe cominciata alle dieci e Silvia era ancora a casa in pigiama. Senza contare che prima di andare in facoltà sarebbe dovuta passare in libreria: il manuale di inglese era già arrivato da una settimana e, se non l'avesse ritirato oggi, l'avrebbero senza dubbio venduto a qualche suo collega. Sempre che non l'avessero già fatto. Uscì in cucina per la sua colazione standard, latte freddo e cereali, la tazza l'avrebbe lasciata da lavare, chissà che una delle sue coinquiline la lavasse assieme alla propria. Al limite l'avrebbe fatto lei al ritorno. In corridoio salutò Laura (ecco, Laura, pignola com'era, avrebbe sicuramente lavato la tazza) e puntò il bagno, al momento libero. I capelli non ne volevano sapere. Spazzolò la sua chioma per quasi cinque minuti invano. Certo non poteva lavarli in così poco tempo! Optò per costringerli in una coda: non era il massimo, ma i suoi lineamenti dolci e gli occhi verdi risaltavano con i capelli indietro e faceva la sua bella figura comunque. Ora i vestiti, niente di che, mica aveva appuntamenti: jeans qualunque, felpa qualunque, giacca (fuori era nuvoloso). Si sarebbe dovuta ricordare, uscendo, dell'ombrellino. Se ne ricordò invece solo giù, al semaforo sotto casa, troppo tardi. La libreria era vicina alla facoltà quindi si avviò spedita verso il centro: il traffico mattutino la stupiva ogni volta. In dieci minuti però fu in libreria, la sua preferita, specializzata in libri scientifici, ma con un buon reparto di ...
    ... classici e romanzi vari. Maledì il signore sulla sessantina davanti all'unico commesso che stava chiedendo informazioni su un libro fuori catalogo da dieci anni ("ma non si può fare qualcosa?"). Sentì il commesso, fin troppo gentile, rispondere che avrebbe provato a informarsi dall'editore, che una copia poteva saltare fuori in qualche modo, ma di non riporre molta fiducia in questo tentativo e di iniziare magari a cercare il volume attraverso siti internet specializzati in libri usati o nei mercatini. L'avrebbe anche pagato meno. Alla risposta del cliente ("e invece quest'altro volume?") Silvia capì che avrebbe dovuto attendere più del previsto e iniziò a sfogliare le ultime uscite in fatto di romanzi gialli e polizieschi, la sezione in cui si trovava.Stava leggendo un'introduzione quando da molto vicino un sussurro le arrivò all'orecchio:-Eccomi Silvia, sono Alessandro...- e subito dopo sentì qualcosa di molto duro premerle contro i jeans. Questo Alessandro era eccitato. Sulle prime sbiancò, senza distogliere gli occhi dal libro dal quale però non leggeva più nulla, le parole erano diventate solo segni confusi. Poi, razionale come sempre, pensò a come uscire dalla situazione. Quello era il segnale. Da quando aveva iniziato a scrivere racconti erotici era stata contattata da parecchia gente, con un ragazzo aveva iniziato a scambiarsi e-mail. Studiavano nella stessa città e avevano quasi la stessa età. Si erano promessi ("tanto figurati se capita!") che se si fossero riconosciuti ...
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