Incontro con il passato
Data: 22/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Il Corso
Entro nel locale con le mie amiche, l’ambiente è caldo, le luci soffuse. I camerieri ci accolgono e ci indicano il tavolino prenotato. Come al solito osservo la sala per vedere se c’è qualcuno che conosco, e lì ti vedo: stivaletti con tacco, parigine fin sopra il ginocchio, una corta gonna a kilt che ti lascia abbondantemente scoperte le lunghe gambe nude, quelle cosce fra le quali mi piaceva tanto infilare la lingua. Indossi una camicetta di seta, scollata, e i tuoi lunghi capelli neri e mossi nascondono le tette sode. Sei seduta con il tuo nuovo fidanzato, un bravo ragazzo, uno che ti desse normalità dopo la nostra tormentata e fugace storia di sesso e pompini. Ti vedo, ti guardo e non ti saluto, e ti vedo arrossire. Vado a sedermi con le mie amiche, inizio a flirtare con loro dopo aver spiegato chi sei, e loro stanno al gioco: fanno le zoccole, continuiamo a ordinare da bere e a ridere, e ogni tanto noto che quando il tuo ragazzo è distratto mi guardi con quei tuoi occhi scuri e intensi, le ciglia lunghe. Lo so che sei gelosa, stai pensando a come ti scopavo, e so che a vedermi flirtare stai iniziando a bagnarti. Vedo che serri le cosce, accavallando le gambe, e la gonna ti scopre sempre di più. Quanti schiaffi su quelle cosce, quando ti costringevo a tenerle sempre aperte ogni volta che salivi sulla mia macchina, quando ti dicevo di masturbarti e succhiarmelo mentre guidavo. A un certo punto vi alzate per andare a pagare, ti fisso il culo mentre cammini a passi lenti e ...
... misurati verso la cassa, quel culo così perfetto da sculacciare e prendere con violenza. Inizio a esagerare con le mie amiche, parlo di sesso sapendo che mi stai ascoltando, e a un certo punto mi sento toccare su una spalla. Tiro su lo sguardo e incrocio il tuo, mi guardi e mi saluti sottomessa: avevi voluto troncare ogni rapporto, ma sei sempre stata innamorata. Mi alzo, ti prendo alla vita e ti do un bacio sulla guancia, vicino alle labbra, stringendoti a me. Non ti tiri indietro, facciamo due chiacchiere e la mia mano non si sposta dalla tua schiena, troppo vicina al tuo culo per essere soli amici. Vorrei infilarti una mano sotto la gonna lì, davanti a tutti, ma ti tratto con sufficienza e ti lascio uscire con il tuo ragazzo. Rimango a bere con le mie amiche fino a tarda notte, fino ad andare via. Ogni tanto controllo whatsapp, e continuo a vederti online. Accompagno loro a casa, e ti chiamo. Neanche due squilli e mi rispondi. “Ciao” mi dici, sempre con quel tono sottomesso. Ti sento agitata, lo so che mi stavi aspettando e sei eccitata. “Dove sei?”. “A casa, sto per dormire”. Sei combattuta, sei fidanzata e non vuoi che venga, ma hai serrato così tanto le cosce mentre eravamo nel locale che ora non vedi l’ora di aprirle. “Vengo a fumarmi una sigaretta”. “No, domani devo alzarmi presto”. “Massì, è una sigaretta”. “No, per favore…”. “Piantala. Ti chiamo quando sono sotto” ti dico autoritario, chiudendo la telefonata. Sono in abito, senza cravatta, e sento già il cazzo duro ...