1. Incontro con il passato


    Data: 22/03/2018, Categorie: Etero Autore: Il Corso

    ... passiamo mezz'ora ad aggiornarci su quanto ci è accaduto negli ultimi anni. Ridiamo, ricordando un sacco di episodi stupidi vissuti insieme. Intanto ti avvicini sempre di più, fumiamo un’altra sigaretta, una folata di freddo vento notturno ti porta a rabbrividire. Ti fai più vicina, ti circondo le spalle con un braccio stringendoti a me, e ti appoggi sulla mia coscia. Vorresti appoggiarti sul cazzo, ma non te lo meriti ancora, e apposta faccio in modo che lo sfiori solamente. Ti chiedo del tuo ragazzo, e mi racconti che è un tuo compagno di corso. “Fra un mese si trasferisce in un’altra Regione, vedremo come andrà”. “Fra un mese verrò a trovarti più spesso”. “Sei uno stronzo” mi dici, e ti stacchi per accenderti una sigaretta, ma rimani vicina. Mi chiedi se ho una ragazza, ti dico che mi ha mollato qualche tempo fa. “Vedi, è il karma, te lo meriti”. “Ma stai zitta” ti rispondo mettendoti una mano in faccia, sapendo quanto ti faccia eccitare. Con le dita scendo fino alle tue labbra, spingo finché non apri la bocca, mi mordi un dito. “Smettila” mi chiedi con voce soffocata, mentre torni a farti più vicina. “Devo smetterla?”. Scendo ancora prendendoti per la gola, sbattendoti contro il muro del balcone. “Sicura?”. Socchiudi gli occhi e inizi ad aprire le cosce, ansimando. “Sì, sicura” sussurri. “E la tua figa cosa dice?”. Mi avvicino, inizio ad accarezzarla fuori dai pantaloncini. Sei calda, bollente. “Ti prego.” dici prendendomi il braccio, ma invece di spostarlo mi spingi ...
    ... ancora di più verso la tua figa. “Smettila” bisbigli, continuando ad ansimare. “Stai zitta”. Ti tiro a me come fossi una bambola, ti giro afferrandoti per i capelli e piegandoti con la faccia contro il muro. Inizio a leccarti la guancia, lentamente, mentre ti premo il cazzo contro il culo e con la mano comincio a entrare nei tuoi pantaloncini. Arrivo al tanga, lo sposto, inizio ad accarezzarti la figa. “Ti mancavano le mie dita, eh?”. “Piantala, sei uno stronzo” mi dici strusciandoti sul mio cazzo, inarcando la schiena, le mani contro il muro. “Apri la bocca e stai zitta”. Ti tiro su stringendoti i capelli, ti mordo il collo, ti infilo le dita in bocca costringendoti ad aprirla, facendotele succhiare e mordere. “Lo vuoi il cazzo, vero?”. Te lo premo contro più forte, e ti strusci più veloce, ansimando. Vorresti parlare ma la tua lingua è impegnata con la mia mano, vorresti muoverti ma il balcone è stretto e continuo a spingerti contro il muro, bloccandoti. Inizio a infilarti il medio nella figa, poi l’anulare, masturbandoti il clitoride con il pollice. “Sei una maiala, guarda come sei bagnata”. Provi a rispondere qualcosa mentre gemi, ma ti tappo la bocca e inizio a masturbarti con più violenza, spingendotelo contro il culo e sentendoti godere soffocata. Voglio le tue tette, ti lascio libera la bocca per tirarti uno schiaffo sul culo e risalire fino al collo della maglietta. Gemi e ansimi, provando a tenere serrate le cosce, ma con un piede ti costringo ad allargare le gambe e ti ...