Incontro con il passato
Data: 22/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Il Corso
... infilo anche l’indice, godendo nel sentirti godere, mordendoti il collo. “No, non rompermi la maglietta, mi piace”. “Devi stare zitta” ti rispondo, strappandotela sulle tette. Ne afferro una, palpandotela e stringendola, schiaffeggiandola. “Ti piace che sono fidanzata, vero?”. A te piace provocarmi. Tiro fuori la mano, continuando a palparti le tette ti fermo le braccia dietro la schiena spingendoti dentro la camera. Tenendoti bloccata ti faccio arrivare fino in cucina, ti piego sbattendoti contro il bancone. “Sei una puttana, e adesso lo prendi” ti dico tirandoti giù le culotte, sculacciandoti fino a farti diventare il culo rosso. “Apri le gambe” ti ordino sempre bloccandoti, tirando fuori il cazzo dai pantaloni ma rimanendo vestito, come ti fa eccitare. Ti piego ancora di più, finalmente te lo infilo in quella tua figa bagnata, spingendo più forte e iniziando a scoparti con rabbia, tirandoti su per baciarti e guardarti negli occhi, stringendoti i polsi fino a farti male. “Ti piace il cazzo, eh?”. “Lo amo, scopami più forte”. Continuo a sbatterti spingendolo sempre più in fondo, sentendoti urlare mentre ti schiaffeggio il culo e ti tengo ferma la faccia contro il bancone. Guardo le tue labbra, e decido che le voglio, voglio fartelo assaporare e tenere in bocca, come quando me lo succhiavi ogni giorno. Ti scopo più forte, di colpo lo tiro fuori tenendoti piegata a pecorina, le braccia ferme sulla schiena, e mi sposto di fianco a te, tirandoti su la testa abbastanza per ...
... sbattertelo sulla guancia e infilartelo in bocca, scopandoti le labbra fino a soffocarti. Tu lo succhi come una troia, ti mancava leccarlo e ingoiarlo, e mentre sei occupata sposto una mano sul culo, arrivando a quel buco così stretto e bello. Inizio a infilarti un dito, spingendo, e ti sento gemere mentre lo succhi, la lingua che mi passa sulla cappella, affamata. Ti infilo un secondo dito, inizio ad andare più a fondo, più veloce, ti lascio libere le braccia per tenerti i capelli mentre me lo succhi, voglio spingertelo fino in gola. Sei una pompinara eccelsa, e rischi di farmi sborrare prima del tempo. “Voglio il tuo culo”. “No, no, prima fammi venire, ti prego”. Ancora quel tono, la mia voglia di dominarti cresce ancora di più. Lo tiro fuori, ti prendo in braccio e ti metto sul bancone, di fronte a me, ti afferro alla gola e inizio a masturbarti. Provi a prendermi il cazzo per farmi una sega. “Non lo toccare”. “Dammelo”. “Stai zitta” dico spingendoti indietro, stringendo le mie dita sul tuo collo così bello, masturbandoti con più violenza. Stai soffocando e godi come una troia, ti dimeni graffiandomi la schiena. “Ti prego scopami”. “Ti scopo quando lo decido io” ti dico, continuando a infilarti tutte le dita nella figa. “Voglio venire, ti prego”. “Vuoi venire, eh?”. “Sì, sì, scopami”. Ti prendo i polsi sbattendoti con la schiena sul bancone, inizio a morderti le tette, ti allargo le cosce e riprendo a sbatterti. “Dimmi che sei la mia troia”. “Sono la tua troia, fammi venire, ti ...