La convention
Data: 22/03/2018,
Categorie:
Etero
Autore: pippo_tre
... entrambe le mani e mentre le porto verso la base, la mia lingua gioca con la cappella, le si arrotola, l’inumidisce.
Tengo il cazzo in quel modo perché è bello vederlo così e voglio che Walter mi invidi per quello che sto facendo e che si ecciti. Più si fosse eccitato più avrei trovato anch’io il lato ludico della disgrazia.
Tengo quel cazzo completamente scappellato perché a Luca piace gli si morda piano il filetto… lo fa scattare come in preda a scosse di corrente alternata.
Tengo quel cazzo completamente aperto perché è il farlo scomparire nella mia bocca che mi diverte.. Quando lo sfilo via mi meravigliavo di esserne riuscita a prenderne così tanto.
Mi fa ridere sentirlo articolare paroloni di finanza alternati al respiro faticoso. Sembra sia il discorso a togliergli il fiato non la mia bocca che avvolge il suo cazzo. Il ritmo scandito delle sue parole lo impegna tantissimo e la mia bocca è li, completamente spalancata, immobile. Gli prendo i fianchi e lo incito a scoparla mentre gli strizzo un po’ le palle ed avvicino il dito al buco del culo.
La sua sudorazione non è normale, il suo discorso oramai è per ¾ pronunciato.
Devo rallentarlo perché voglio che mi schizzi in gola solo durante l’applauso finale, in un momento in cui potrebbe sembrare indebolito dall’eccitazione e dalla forza espressa nell’arringa finale.
Mi sfilo la verga dalla bocca, gliela afferro, tiro la pelle giù e comincio a roteare il pollice sulla cappella. Commette l’errore di ...
... abbassare una mano verso la mia testa. La blocco e lo aiuto ad afferrarsi il cazzo mentre la mia lingua scivola s’infila ovunque possibile.
Si ferma. Lo tiene stretto per non venire. Ha capito cosa voglio fare e mi asseconda. Intanto gli tengo le palle in bocca, succhiandole, separandole e poi ingoiandole insieme.
Gli tocco le cosce, gli allargo i glutei, gli faccio sentire il respiro sul suo girello più prezioso quando sento che anche l’altra mano scende sulla mia testa e capisco che è il momento.
Glielo rubo e lo ingoio, stringo scendendo giù ed allento salendo continuando a tenere la mia bocca incollata allaa sua carne.
Voglio che scopi la mia fica in questo modo. Voglio vedere quando chiude gli occhi e gli cederanno le gambe.
Voglio vedere come si appoggerà sul banchetto cercando di nascondere l’emozione che aveva d’avermi li.
Il cazzo di Luca esplode insieme ad un applauso che copre il suo ansimo, il suo gridolino.
E’ andata, il suo discorso è stato un successone.
Il suo orgasmo ancora meglio.
In pochi secondi gli sistemo i pantaloni e lascia la postazione. Ora mi chiedo come possa io uscire da quel guaio. Prima o poi qualcuno mi tirerà fuori di qui.
Seconda presentazione, secondo oratore. Fabio Condotti.
Nell’azienda c’era il capo, poi Fabio e quindi Luca.
Eravamo stati spesso a cena insieme. Bel ragazzo, simpatico, colto, alla mano.
Una volta Luca aveva le mie gambe attorcigliate
attorcigliate attorno ai suoi fianchi
- immagina ...