1. Solo noi


    Data: 27/03/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: FinnTanner

    ... evasivo, stringendosi nelle spalle. Ora non sorrideva più, anzi sembrava essersi fatto più piccolo, come se all’improvviso volesse sparire.
    
    «Cosa?» Dissi di nuovo. Doveva essere una specie di scherzo, non c’era altra spiegazione.
    
    «Anche io sono gay, sai, mi piacciono i ragazzi e cose del genere…»
    
    «…cose del genere…» bisbigliai fra me, interdetto, non sapevo proprio cosa dire. Allora era vero, per davvero.
    
    «Così Simone Berardi, capitano della squadra di calcio, sogno proibito di tutte le ragazze della scuola è gay! Accidenti, questo sì che è da prima pagina!» Pensavo ad alta voce, era l’unico modo rimastomi per ragionare in modo coerente.
    
    «Cosa?» All’improvviso Simone, sembrava allarmato.
    
    «Niente,» mi affrettai ad aggiungere. «Niente, è solo che sono… sconvolto.»
    
    «Ehi, neanche io me lo aspettavo, voglio dire, non hai l’aria, sai, di… di un…»
    
    «Di un frocio?» Conclusi per lui. Stranamente, all’improvviso, sembrava che fossi io ad avere in mano la situazione. Del ragazzo spavaldo, spaccone e attacca brighe di qualche minuto prima non era rimasto praticamente nulla se non l’involucro esterno. E anche questo sembrava in qualche modo diverso, meno sicuro, con le spalle basse e la testa leggermente chinata di lato.
    
    «Beh, se ti fa stare meglio, neanche io l’avrei mai detto.» Dissi sincero.
    
    Il suo sguardo sembrò illuminarsi nuovamente, e mi rivolse un mezzo sorriso, amichevole.
    
    «Fino a questa mattina avrei giurato di essere l’unico ragazzo gay della ...
    ... scuola,» disse tutto d’un fiato. «Non riesco a credere di averlo finalmente detto ad alta voce. Beh, l’unico a parte Mura, la conosci? La lesbicona del quarto? Mi pare si chiami Martina, ma lei è comunque una ragazza. Conta comunque?»
    
    «Stai parlando a vanvera,» Non lo avevo mai sentito parlare così a lungo, e certo non con me. «E sei anche un po' stronzo.» Aggiunsi senza riuscire a trattenermi.
    
    «Oh,» fece lui abbassando lo sguardo. «Hai ragione, a volte mi capita quando sono nervoso. Scusa, amico.»
    
    Non dissi nulla. Approfittai della sua distrazione momentanea per riprendermi. Non riuscivo a pensare lucidamente quando mi fissava. Usavo un tono duro per mascherare le mie emozioni, ma dentro di me facevo i salti mortali per la gioia.
    
    Simone Berardi è gay! Simone Berardi è gay! Simone Berardi è gay! Il mio cervello era in loop.
    
    «Hai mai fatto sesso con un ragazzo?» Quella domanda improvvisa mi spiazzò completamente. Stavo appena iniziando digerire il fatto che fosse gay, e mi parlava già di sesso, sesso gay!
    
    «Dovremmo sistemare gli esperimenti sui tavoli…» dissi troppo velocemente, era la prima cosa che mi venne in mente. Avevo un disperato bisogno di cambiare argomento.
    
    Simone lesse dentro di me come in un libro aperto. «Mai fatto sesso, vero?» Ed ecco di nuovo il vecchio Simone, l’arrogante capitano della squadra di calcio.
    
    «Con un ragazzo no,» dissi soppesando con cura le parole. Non volevo certo dire che l’avevo fatto con una ragazza, a dire il vero a ...
«1...345...12»