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Il pacco regalo
Data: 30/03/2018, Categorie: Trans Autore: porcupine, Fonte: Annunci69
... Si - Sono Mike, il marito di Cristina l’amica di tua madre - ciao - sono venuto per consegnarti questo pacchetto, pensoche tua madre ti abbia avvisato. - si, certo Notai che si soffermava a guardarmi - ma ti ho interrotto in qualcosa di importante che stavi facendo? Sorrise ironico. Aveva capito qualcosa o intuiva. Non so ma certamente i miei piedi erano fasciati dai collant che i miei sandali non nascondevano minimamente. Diventai rossa come un pomodoro. - Posso entrare? Ma era già dentro. Chiuse la porta alle sue spalle. - Dove posso poggiare questo? Gli indicai il tavolo della cucina. Lui posò il pacchetto. Mi guardava insistentemente. - Se vuoi mi disse - posso aiutarti a fare quello che stavi facendo. In due, magari riesce meglio. Si avvicinò. Mi prese la lampo della giacca della tuta e lentamente la tirò in giù. Scoprì il reggiseno nero. - Guarda che bella che sei. Mi disse mentre mi guardava voglioso. - Sai è la prima volta che incontro una trans deve essere bello fare l’amore con una vera donna Mi eccitò quel suo dire - Io sono femmina dissi a voce bassa Lui mi accarezzo il seno passando la mano sotto l’intimo. Tremai come una foglia. Mi baciò sul collo come avrebbe fatto con una vera donna. Sentivo il suo alito caldo. Il mio cuore batteva all’impazzata. Lo abbracciai. Aveva addosso una semplice tshirt che copriva un petto muscoloso. Eravamo ora avvinghiati. Mi baciava dappertutto. Poi mise una mano ...
... sulla spalla e mi spinse giù. Mi lasciai scivolare sulle ginocchia finché la mia faccia non era a livello del suo pube. Mi accarezzò la nuca spingendola verso il suo sesso. Lo lasciai fare. - Sei una brava ragazza mi diceva mentre ormai vinto accarezzavo la patta. Il suo membro era duro e il profilo era evidente nei pantaloncini. Lo sentivo grosso, non tanto lungo, ma grande nel glande. Sbottonai il pantaloncini con mano esperta. Tirai giù l’indumento. Lo slip bianco conteneva a fatica l’eccitazione di Mike. Mandai giù anche l’intimo. Il pene saettò fuori presentandosi davanti alla mia faccia. Pensai a quante volte la moglie si sarà trovato davanti quel cazzo duro e cosa avrà fatto lei. Magari lo prende subito in bocca, o lo lecca come uno stesso gelato o ancora lo mena un po' per sentirne la consistenza ed apprezzarne le vibrazioni. Comunque sia era un bell’arnese. Io aprii le labbra e me lo feci svicolare tutto in bocca. Era duro, bollente, nodoso. Il sapore di maschio era eccitante. Lo tenni in bocca per qualche istante per sentirne tutta la virilità. Poi lo lasciai uscire. Presi a succhiare solo la cappella, grossa, serica, rossa dal prepuzio sporgente come le labbra di una minuscola fica. - Sei fantastica mi incoraggiava. Riaffondai lentamente. Lui mi prese il capo con entrambe le mani e spinse il suo cazzo dentro la bocca fino a farmi solleticare il naso dai suoi peli pubici. Poilo spinse fuori e riaffondò ancora nel vecchio gioco in cui il maschio impone i ...