1. Un piacevole incontro


    Data: 02/04/2018, Categorie: Etero Autore: geirliverani, Fonte: Annunci69

    Le spalle, leggermente incurvate effetto collaterale degli intensi studi, contrastavano con l’aspetto giovanile I capelli brizzolati denunciavano un’età inferiore ai suoi 60anni. Il fascino che avrebbe potuto esercitare era sterilizzato dalla vuota malinconia dei suoi occhi. Le delusioni di un matrimonio, che si fermava alla soglia della camera da letto, avevano inaridito le emozioni e il cuore. Sempre più si rifugiava negli amati studi di matematica ed economia, strutture lontane dalle emozioni vitali ma, proprio per questo, provvidenziale rifugio dalle troppe cicatrici che, come le tacche di un pistolero, fregiavano il suo animo. Una delle rare evasioni dalla rete di pensieri che lo portavano ad immergersi, insieme alle lezioni, nel mondo reale era il rito della libreria. Iniziava la purificazione nella sezione romanzi del pian terreno per concludersi con l’ascesa alla stanzetta delle pubblicazioni scientifiche in lingua, dove amava passare del tempo fra le ardite formule assiomatiche e i freddi modelli economici. Era assorto nella lettura di alcune frasi dell’ultimo libro di Zafon, in odore di diventare un classico della letteratura, quando rischiò di cadere a causa di quella ragazza che si era appoggiata al suo corpo. Ci volle tempo , per la desuetudine, per metabolizzare il significato recondito dell’accaduto mentre l’occhio metteva a foto l’immagina di una ragazza bella e dannatamente giovane, che pronunziava con un sorriso accattivante le proprie scuse. Lentamente ...
    ... realizzò che quella massa, dura e morbida a un tempo, che si era schiacciata contro il suo braccio era il turgido seno della ragazza. Una sensazione piacevole si sparse con forza crescente nel suo corpo alimentata dal contatto con le mani affusolate, caldi tentacoli che rilasciano una sensazione di benessere. Travolto dall’emozione girò più volte le stanze in cerca della ragazza, ma di Lei nessuna traccia. Mentre l’ondata si stava smorzando e la delusione, l’ennesima si faceva strada a rioccupare i propri terreni, salì le scalette, con una punta di amarezza.
    
    Ritrovò la completa padronanza di sé immergendosi in quel libro di controllo ottimale stocastico, quando le sue narici furono colpite da quel profumo inconfondibile. Respirò profondamente e si voltò davanti a lui, splendida e luminosa si stagliava in controluce quella ragazza, dal corpo flessibile come un giunco. Lei sfacciatamente lo baciò dicendo “che devo fare ancora per farti capire che mi piaci?”E poi aggiunse con fare perentorio “seguimi”. Ripose il libro, senza la consueta attenzione e come in trance le andò dietro, salirono sull’autobus affollato e lei si appoggiò col sedere al suo pube, dondolandosi lentamente. La ripetizione di quei gesti d’amore a cui non era più abituato riaccesero prepotente la passione, era visibilmente eccitato, anche se con deformazione culturale, ammirava la perfetta consistenza di quel sedere a mandolino; sembrava di marmo con le natiche saldate lungo
    
    il vallo anale. Si domandava se la ...
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