1. Soggiogata


    Data: 03/04/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69

    ... parola,che era nella pagina alla mia sinistra (lui sedeva alla mia destra), si sporse per indicarla strusciando col braccio sinistro sul mio petto e rimanendoci molto più del lecito.
    
    Io da una parte ero contenta di non dover più vedere quella cosa che si era gonfiata a dismisura nei suoi pantaloni, d’altro canto non potevo rimanere in quella posizione permettendogli di sentire la consistenza del mio seno e cosa più grave il capezzolo che a dispetto del mio disagio, si stava dotando di vita propria e stava diventando duro e sporgente.
    
    I capezzoli erano un’altra parte del mio corpo che mi imbarazzava tantissimo: bastava un cambio di temperatura e spuntavano come due chiodi facendomi vergognare da morire.
    
    Mi spostai da quel contatto un po’ più bruscamente del dovuto e lui si rimise al suo posto ma con i pantaloni deformati oltre limite del ridicolo.
    
    Eravamo praticamente alla fine della lezione quando si alzò di scatto:
    
    “Prof, posso andare un attimo in bagno?”
    
    La mia risposta non fu immediata perché questa volta alzandosi mi aveva quasi appoggiato la patta sul viso, mi stava chiaramente facendo delle avances ed era anche minorenne il che mi metteva nella situazione di non poter neanche accusarlo di molestie perche avrebbe potuto girare la situazione al contrario inventandosi di essere lui la vittima!!!
    
    “la….la seconda porta a destra….va i pure…”
    
    Ma prima di andare rimase ancora qualche secondo con il membro a meno di tre centimetri dal mio viso seppur ...
    ... separato dalla stoffa dei pantaloni, impossibilitata ad alzarmi per non urtare quella protuberanza.
    
    Poi finalmente andò lasciandomi sola con i miei pensieri incapace di reagire a quella violenza psicologica con mio figlio e mio marito in casa e soprattutto spaventata a morte dalle reazioni del mio corpo che si era risvegliato improvvisamente da un letargo durato anni.
    
    Rimasi lì seduta incapace di alzarmi non so per quanto tempo cercando di capire che cosa stava succedendo, quando Antonio si affacciò alla porta senza entrare dicendo:
    
    “Grazie prof, raggiungo Giorgio in camera sua, senta ho usato un asciugamano, gliel’ho lasciato sulla lavatrice”
    
    E finì la frase con uno sguardo enigmatico….
    
    “certo certo, vai pure tanto per oggi abbiamo finito…”
    
    Rotto l’incantesimo che mi immobilizzava mi alzai di corsa e andai in bagno a sciacquarmi la faccia per cercare di riprendermi un attimo.
    
    Arrivata in bagno chiusi la porta e vidi subito l’asciugamano sulla lavatrice e lo presi per metterlo nei panni da lavare ma……era tutto bagnato di non so cosa….oddio…non può essere……istintivamente lo portai vicino al naso……era quello che temevo.
    
    Quell’odore mi procurò improvvisamente un senso di disgusto ma contemporaneamente una fitta mi colpì al bassoventre mentre i capezzoli si ergevano come punteruoli sul davanti della camicetta…ma cosa diavolo mi stava succedendo??
    
    Mi guardai allo specchio: ero tutta rossa le labbra già piuttosto pronunciate di natura erano gonfie, i ...
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