1. Soggiogata


    Data: 03/04/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69

    ... tesa come una corda di violino, avrei voluto mettermi un cappotto di lana per non mostrare neanche un centimetro di pelle, ma non potevo dargli questa soddisfazione.
    
    Alla fine mi vestii come l’altra volta, cioè una gonna sopra il ginocchio e una camicetta bianca ovviamente ben abbottonata ma non fino in cima sennò le tette strizzate si sarebbero notate ancora di più.
    
    Antonio si presentò vestito con dei pantaloni di lino leggerissimi, mi salutò con un gran sorriso e si sedette per primo mettendosi sul lato opposto della porta visto che la scrivania era di profilo rispetto all’entrata.
    
    Io mi sedetti accanto a lui non potendo evitare di pensare che quei pantaloni non avrebbero potuto coprire nulla questa volta.
    
    Iniziai la lezione con le gote già in fiamme ogni volta che i suoi occhi si poggiavano su di me o sulla mia figura, cosa che accadeva praticamente sempre.
    
    Come la volta scorsa si muoveva in continuazione e mi aveva già “involontariamente “ palpato le tette tre o quattro volte ed ogni volta in maniera meno fugace mentre io sentendomi morire vedevo quei maledetti traditori di capezzoli che spuntavano in maniera inequivocabile.
    
    Mi piegai molto sul tavolo in modo da nasconderli più che potevo, ma lui prevenendo questa mossa appoggiò la mano sempre casualmente proprio dove stavo per appoggiare il chiodo appuntito col risultato di appoggiargli la tetta sul dorso della mano.
    
    Divenni viola e mi scansai subito: “oopps scusa….”
    
    “prego prof….è un ...
    ... piacere…ma……ha visto cosa mi ha fatto?….”
    
    “cosa scusa non capisc…….”
    
    Non riuscii a terminare la frase perché buttando l’occhio dove avevo cercato di non guardare fin dall’inizio, vidi un randello mostruoso grosso come il mio avambraccio completamente fuori dai pantaloni che evidentemente aveva tirato fuori da un po’ aspettando che lo guardassi.
    
    Avrei dovuto fare qualcosa, andarmene, cacciarlo, non lo so qualsiasi cosa tranne quello che feci: rimanere lì con la bocca aperta senza riuscire né a muovermi né a parlare.
    
    “prof se non chiude quella bocca con quelle labbra stupende non rispondo di me…..”
    
    Mi ripresi un attimo……:
    
    “ma cosa fai…sei impazzito?......metti via quel….quella…..insomma……”
    
    “prof, l’altra volta non ha tolto gli occhi dal mio pacco tutta la lezione, allora ho pensato che volesse vederlo dal vivo…..ho pensato male???”
    
    E mentre lo diceva se lo accarezzava scoprendo e ricoprendo quel glande immenso color viola.
    
    Io ero disperata perché una parte di me debolissima voleva fuggire mentre una molto più forte era ipnotizzata da quel cilindro che pulsava vicino a me.
    
    Lui aveva già capito che non avrei reagito e fece una cosa assurda per me in quel momento:
    
    mi spinse la schiena in avanti facendomi appoggiare di nuovo le tette sulla scrivania e con un dito schiacciò un capezzolo da sopra la camicetta sul piano della scrivania.
    
    Il dolore, il brivido elettrico che mi procurarono furono incredibili al punto che dovetti mordermi le labbra e serrare le ...
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