1. Love is in the air - parte 5


    Data: 04/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: HegelStrikesBack, Fonte: Annunci69

    Anche stanotte mi sono svegliato urlando.
    
    Sempre lo stesso stramaledetto sogno, che finisce sempre nello stesso stramaledetto modo.
    
    Muoio.
    
    C’è una sola differenza stanotte: anzichè morire perdendo il controllo della mia Porsche sulla strada di casa, il treno che domani mi riporterà a Milano è deragliato senza lasciarmi scampo alcuno.
    
    Lì, tra le lamiere e quello che resta del mio laptop che contiene gli ultimi tre anni della mia vita lavorativa e non.
    
    In ufficio ho telefonato due mesi fa, dicendo che per un po’ non sarei tornato. Tanto l’ufficio è mio, figurati se s’azzardano a dirmi qualcosa.
    
    Con Sara litigo ogni giorno che Dio manda in terra e tramite qualsiasi mezzo di comunicazione: per telefono, via sms, via whatsapp, via e-mail… se potessi lo farei anche via piccione viaggiatore, ma tanto non capirebbe.
    
    Non capirebbe che due mesi fa ho capito di amare un uomo, ho capito di voler invecchiare accanto a lui e che nel momento in cui, di quest'uomo si è detto che sta per diventare padre, il Claudio con cui lei è stata tutti questi anni, il Claudio che ha amato, il Claudio che sono stato, è morto sul colpo.
    
    Forse per questo da quando sono qui sogno di morire tutte le notti.
    
    È più tardi delle altre notti, sono le 03:37.
    
    Mi alzo per sciacquarmi il viso e bere un bicchiere d’acqua. Sono scosso, come tutte le stramaledette volte che faccio questo stramaledetto sogno.
    
    Nel passare davanti alla stanza di mio fratello, noto nel buio la luce che filtra ...
    ... da sotto la porta e sento un leggero ma chiaro cigolio.
    
    Non so cosa mi prende - perchè davvero non l’ho mai fatto in quarantasei anni di vita - ma accosto l’occhio destro alla serratura per capire cosa stia succedendo.
    
    Lucio è sdraiato sul letto, tutto ignudo, che se lo mena come un forsennato.
    
    Hai capito il fratellino? Dev’essere un vizio di famiglia.
Tra l’altro noto con piacere che anche lui, nonostante il suo aspetto un po’ da Forrest Gump ha un fisico niente male, tornito dal lavoro nella tenuta di famiglia e un bell’arnese tra le gambe.
    
    Sorrido divertito, questo atto di voyeurismo mi ha rimesso di buon umore.
    
    Bevo, torno a letto e mi riaddomento ancora per qualche ora.
    
    Stavolta però non sogno di morire. 
Non sogno proprio.
    
    La sveglia impietosa suona per le 05:30, in modo da riuscire a farmi un caffè e farmi accompagnare alla stazione di Chiusi-Chianciano Terme in tempo per prendere il regionale per Firenze e poi la Frecciarossa per Milano.
    
    Il tempo mi pare eterno. La campagna ancora mezza addormentata e infreddolita da un inverno più rigido del solito fa capolino da dietro ai vetri di questo vagone che puzza di merda, sudore e voglia di scappare.
    
    Tornare a Milano mi fa davvero strano dopo questa pausa forzata.
Ho passato le festività di Natale e di Capodanno a casa in Toscana per la prima volta negli ultimi cinque anni senza Sara.
Mamma e Papà qualche domanda se la sono fatta, ma non chiedono, son fatti così. L’unica volta che hanno provato a ...
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