Le zoccole etiliche
Data: 05/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: ssbbw69
... discoteca, si volta verso di me e fa tintinnare i bicchieri con il nostro solito augurio: “a quella cosa!”.
Citazione dal film Priscilla, la regina del deserto.
Inciso: appassionate di film, io e la Bertè siamo capaci di imbastire fino a 21 minuti cronometrati di conversazione utilizzando solo le battute dei film.
Fine inciso.
Io tiro fuori il telefono: fa parte del patto. Quando una è nei cessi a zoccolare, l'altra tiene d'occhio il telefono in caso di necessità.
Che poi: posso capire che un metro e novanta per 160 chili di maschio possano fare una certa impressione, ma io, col mio fisico da topo di biblioteca, posso giusto giocarmela sulla simpatia e uccidere un malintenzionato a battute cretine.
Ma tant'è.
Rimango attrespolata e mentre finisco le ultime gocce di mojito mi guardo attorno: inchiavabile, inchiavabile, inchiavabile, nemmeno se non fosse la mia...
Serata moscia.
Sto quasi per ordinare il terzo mojito quando alla mia destra mi si avvicina un ragazzotto sui 25 anni, decisamente carino, decisamente brillo. Alto alto, vestito firmato da capo a piedi, rolex al polso, portachiavi Porsche che gli sbuca dalla tasca dei jeans. Hai capito, il poveretto.
Si presenta biascicando il nome che, mi par di capire, sia Marco.
Botta di fantasia.
“Piacere, Dalidà” rispondo io.
Marco-il-brillo mi offre da bere e inizia le grandi manovre di avvicinamento al mio opulento posteriore, lumando al contempo la scollatura con vista panoramica sulle ...
... tette.
Io ho in corpo: una pentolada al rum, tre mojitos, non so bene quanta maria e un anno di assoluta astinenza sessuale.
Ok, bambolo, sei mio.
Lo prendo per la camicia e lo porto verso di me: “Se mi fai venire di lingua – gli sussurro leccandogli il lobo dell'orecchio – poi scopiamo”.
Marco-il-brillo si illumina di immenso, sorride ed annuisce. È impaziente, ma io gli spiego che prima dobbiamo aspettare il ritorno della Bertè, la quale, come evocata, si materializza al mio fianco.
Non ha esattamente un'espressione felice.
“Abbondanza o carestia?” chiedo alludendo alle misure del tizio.
“Ti racconto dopo – mugugna la Bertè – adesso ho bisogno di bere”.
Con un segno del capo indico Marco-il-brillo e la Bertè capisce.
“A quella cosa!”
Barcollando, io e il mio cavaliere 25enne arriviamo ai bagni. Subito lo dirotto in quello dei disabili, meno affollato e decisamente più pulito.
Entriamo e mi chiudo la porta alle spalle. Con un gesto imperioso della mano lo faccio accucciare davanti a me, mi sollevo la gonna e gliela butto in testa.
“Datti da fare, bambino”.
Lingua sul clitoride, un paio di dita a simulare una scopata. Chiudo gli occhi e mi abbandono contro la porta.
Il ragazzo è bravino e mi sta piacendo, ma se non lavoro di fantasia, con tutto l'alcol e la maria che ho in corpo, in piedi nei cessi di una discoteca, rischio di arrivare all'orgasmo a Natale.
Mi concentro e cerco di visualizzarmi al centro di una gangbang di cinque, ...