18 - footbang! - Racconti Erotici

18 - footbang!

... scartoffie di lavoro di Andrea, che sarebbe rientrato dalle ferie il due settembre) perchè volevamo sperimentare il fascino di essere una coppia convivente in tutto, e dopotutto due compagni che convivono (a meno che non siano degli ereditieri) devono pur lavorare per mantenersi, no? Quindi dal momento che quelle scartoffie andavano sistemate, e che Andrea diversamente da me non andava d'accordo con la burocrazia, facemmo di necessità virtù e trasformammo in una bella esperienza quel mucchio di fogli di carta. Ci piaceva comportarci proprio come una coppia che ha anche dei doveri, non solo dei piaceri: trascorrere la giornata a giocare e scopare non sarebbe stato molto realistico. Dopo aver lavorato, preparammo il pranzo, collaborando tra noi ai fornelli, a preparare la tavola e a riordinare dopo mangiato, quindi andammo in camera per concederci un meritato riposino.

Stavamo li, al fresco, con l'avvolgibile abbassato per due terzi in modo da avere una moderata luce naturale, assolutamente perfetta sia per un pisolino che per creare un'atmosfera intima e confortevole, come per tutti i nostri riposini, sdraiati nella solita posizione con la mia testa posata sulla sua spalla, il suo braccio che mi cingeva andando a farmi i grattini sulla schiena, mentre sulla tv guardavamo a basso volume i nostri programmi preferiti. Io, come sempre, in pochi minuti cedetti al dolcissimo effetto rilassante dei grattini dell'amore mio, e mi appisolai. Quando mi svegliai, non so esattamente ...

... quanto tempo dopo, mi ritrovai sdraiato di pancia, con la testa dall'altra parte. A svegliarmi fu proprio Andrea, che posandosi nudo su di me cominciò (con una iniziativa che a dir poco adoravo) a strusciarsi e coccolarmi con molto trasporto, tanto quanto la dolcezza dei suoi movimenti e delle sue parole.

"Ti amo Simo... ti amo... sei il mio kikko, sei speciale... ho tanto bisogno di te..." mi disse, intervallando le parole con baci e succhiotti sul collo e sulle spalle, mentre le sue mani passavano sulla mia schiena e con una gamba accavallata sopra di me mi accarezzava dal sedere con la sua coscia fino all'incavo del ginocchio con il piede. Nelle ultime settimane, nelle nostre varie mini lune di miele cittadine, avevamo molto sperimentato tutto un mondo nuovo di carezze e massaggi con i piedi, sebbene il piede di per se non sia certo una parte che mi entusiasma particolarmente del corpo umano in generale, lui aveva davvero dei bellissimi piedi, e sapeva posarli sulla mia pelle con un tocco addirittura più soave e delicato delle dita delle mani, levigatissimi, sensuali. Il tocco del suo piede su una zona sensibile come l'incavo del ginocchio, quindi, fu un risveglio davvero emozionante e caldo che, unito alla sensualità con cui la sua voce mi diceva quelle parole, portò rapidamente anche me, come lui, ad ansimare flebilmente per quelle coccole così speciali, più del solito. Già il fatto stesso che fosse lui a coccolare me le rendeva più belle, in genere ero io nella coppia ...