1. Prison - storie di cella (prima parte)


    Data: 06/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Mitchell

    ... non dovevano andare così...Nove anni da scontare e fine della storia!" I suoi occhi non mollavano, anche se distoglievo lo sguardo quando ritornavo su di lui era sempre lì a puntarmi come un falco. Gliela buttai lì:"Non mi piace il modo con cui mi stai guardando! Non sarai mica gay?"chiesi. "E un problema?" rispose "No, ma non ho mai avuto a che fare con gay, per cui comportati bene! Non cercare di fare il porco con me, tanto non ti riuscirebbe" "Senti un po' ragazzino: quanti hai?" "23" "Ecco! Se in ventitre anni non hai mai avuto modo di avere rapporti con gli uomini qui dentro ti toglierai lo sfizio" "Non ho sfizi di questo genere, i maschi mi fanno schifo!!!!"
    
    "Ah si? Allora non sai come funziona dentro le prigioni vero? Quello che si sente dire in giro fuori è vero, vai tranquillo. Qui non ci sono donne per sfogarsi e se arriva qualcuno nuovo, giovane e bello cercheranno di
    
    farlo passare su di ogni letto. E dovrà fare il bravo, stare buono, zitto zitto e dire sempre di si, altrimenti
    
    per lui le cose si complicheranno in modo irreversibile".
    
    Mi misi a piangere intuendo che quello che aveva detto poteva essere una realtà, avevo paura che tutto cio' accadesse sul serio.
    
    "Non piangere" mi disse Vladimir con un triste sorriso aggiungendo "Non c'è posto qui per le lacrime!".
    
    Mi fece una carezza e mi diede un bacio sulla guancia. Poi si alzo dalla branda su cui eravamo seduti per prendere posto nella sua al piano di sopra. Smisi di singhiozzare e gli chiesi ...
    ... "Quanti anni hai?" "Ne ho 32, sono piu' grande di te e piu' saggio, vedrai, alla fine ti innamorerai di me!". Non mi era piaciuta quell'ultima sua frase e mi rifugiai nel silenzio e contro tutte le aspettative mi addormentai.
    
    Ci svegliarono per l'ora di cena i secondini battendo con una barra di ferro l'inferriata della cella. "Sveglia marmocchi! Dormirete stanotte, ora dovete mangiare".
    
    Finita la cena ero di nuovo in cella con Vladi, così voleva essere chiamato. "Da quanto sei dentro?" gli chiesi "Tre anni. Il tempo tutto sommato vola anche qui. Ti trovano una mansione, un lavoro così i giorni passano più in fretta" "Tu che fai?" "Mi occupo del giardino insieme a un altro. Tagliamo l'erba, potiamo, innaffiamo, ecc. non è male. Io a te ti vedo bene in ufficio, se diventi simpatico al direttore potresti finire a fare fax e fotocopie, anche per te non sarebbe male. Tu hai la ragazza?" "L'avevo. Mi ha mollato dopo quello che è successo" Una ragazza davvero comprensiva..." "Si, una stronza di prima! E tu?" "Io cosa" "Hai un amico? Hai un ragazzo, una persona con cui sei legato?"
    
    "No, e non mi interessa. Se avessi una relazione sarebbe dura mantenerla dietro le sbarre...Ma nei tre anni che sono qui ho sempre sognato che arrivasse qualcuno che mi facesse innamorare. L'amore è una delle poche cose che manca qui dentro. Quando ti ho visto ho capito che potevi essere tu quel sogno..." "Scordatelo! Non diventerò il tuo tappabuchi sentimentale!"
    
    "Io credo invece di si, e il ...
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