1. Prison - storie di cella (prima parte)


    Data: 06/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Mitchell

    ... solo
    
    per dirmi: "Hai due labbra da favola ragazzo, te l'ha mai detto nessuno?" "Nessuno no, me l'ha solo detto qualcuna!". Accennai un sorriso a stento dopo aver detto qualcosa che poteva essere ironico ma di ironico non aveva nulla. Sorrise anche lui e subito dopo una frase cruda "Me l'hai già fatto diventare duro, ma al sesso orale ci dedicheremo la prossima volta, non voglio bruciare i tempi". A quella non sorrisi intuendo
    
    che la prossima volta avrei dovuto prendere un cazzo in bocca. Non mi andava affatto di farlo, mi ripugnava terribilmente l'idea ma avevo sonno e spensi l'interruttore dei pensieri.
    
    Lui entrò nel suo letto, io nel mio e dormimmo.
    
    Non avevo ancora aperto gli occhi quando la cella si aprì. La mano della guardia mi afferrò per un braccio tirandomi su: "Ivan Petrov alzati! Visita medica!" "Ma che ore sono?" "Sono le 7, sara' una cosa rapida, arriverai in tempo per la colazione...". Ero ancora in pigiama e così mi fece restare accompagnandomi velocemente in infermeria dove un uomo in camice sulla quarantina mi stava aspettando con un sorriso stampato sulle labbra.
    
    "E' una visita di routine, tranquillo. Controlliamo la pressione, la respirazione, l'addome e i genitali. Mi fece stendere dopo avermi fatto spogliare completamente. Mi ascoltò il torace e lo stetoscopio ghiacciato si spostava inesorabile sulla mia pelle nuda. Passò alla schiena facendomi tossire. Infilò poi lo sfigmometro
    
    nel braccio. "Pressione sanguigna regolare!". Ora ...
    ... rilassati, devo esaminarti i genitali. Prese in mano i miei testicoli studiandomeli attentamente. Mi scappellò l'uccello per esaminare il glande. "Anche qui siamo a posto! Adesso tira su le ginocchia e apri bene le gambe, diamo un'occhiata alla prostata. Senza neanche essersi infilato i guanti mi lubrifico' bene bene il buco spalmando una bella quantità di gel. Poi entrò deciso
    
    e rapido. Non mi fece male ma per reazione spinsi avanti il bacino e il suo dito affondo' completamente dentro al canale anale. Mi fissava negli occhi mentre mi tastava la prostata. Non provavo imbarazzo ma avevo come la sensazione di un corpo estraneo, nessuno aveva mai violato il mio di dietro fino a quel momento. Poi lo estrasse lentamente e sospirai felice di esser stato liberato dal suo indice. La goccia che mi era uscita non potè restare priva di un commento "La tua prostata funziona perfettamente, questo ne e'
    
    la prova" disse con aria compiaciuta spalmandosi tra l'indice e il pollice il liquido che mi era uscito dal cazzo. "Puoi rivestirti adesso, sei un ragazzo sano e questo è l'importante!".
    
    Venni accompagnato in cella.Vladi si erà già preparato e sembrava mi stesse aspettando:"Visita medica?" "Si..." "La visita medica è un trucco sai, praticamente serve solo per toccarti, per valutare il tuo corpo, per verificare tu non abbia malattie, che tu non abbiai troppi nei o brufoli. Così, se all'esame risulti idoneo il tuo nome viene passato a chi di dovere" "Chi di dovere?" "Dai, te l'ho già ...
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