Roma (1)
Data: 06/04/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
... costringe ad emettere degli urletti.
“Sì! Lo sapevo che sei più troia di quella là! Il tuo buco è più accogliente. Si vede che ne prendi tanti! Sentiamo se sei anche bagnata!”, e con una mano viene a toccarmi l’anellino dilatato. “Oh, sì che lo sei! Ma guarda un po’ qua: stai sbrodolando!”, ed è proprio vero, perché sento del liquido scendermi lungo le cosce e le gambe cominciano a tremarmi. La continua stimolazione della prostata mi sta scatenando un piacere profondo.
“WOW! Sei tutta slabbrata!”, sibila ancora, e con due dita mi accarezza il contorno della rosellina.
“Così mi fai impazzire!”, gemo.
“Oh, sì! Impazzisci, puttana! Dai!”, mi insulta lui, e le sue dita e il suo cazzo si fanno più invadenti: mi penetra anche con le falangi e mi scopa in contemporanea. Tira verso il basso spanandomi il buco e mi avvio per la strada del non ritorno. Con l’altra mano scivola sotto la mia t-shirt e raggiunge un capezzolo.
“MMMMM, che bella tettina! Vediamo che succede se faccio così!”, e me la pizzica ripetutamente.
“No! No! Non così! Oddio!”, provo a protestare.
“Perché no? Eh?”, mi chiede, provocatoriamente, ma io non rispondo. O meglio: è il mio corpo a rispondere, perché inizio a sudare e il mio sfintere spinge in fuori e si dilata. Lui se ne accorge: “ Che culo da favola! Senti come si prende tutta la mia verga! E tu stai godendo, vero, piccola? Eh?”.
“Caaaazzoooo, sìììììììììì!!!”, rantolo, in prenda all’orgasmo galoppante.
Poi, quando con uno spasmo ...
... gli strizzo il palo, lo sconosciuto soggiunge: “MMMM!!! Ma che vuoi fare? Te lo vuoi mangiare? Eh?”, però non accenna a desistere. Continua a fottermi e ad accarezzarmi il buco e il capezzolo. È tutto avvinghiato a me e mi sta torturando con le sue mani e col suo attrezzo di tutto rispetto.
“Non resisto più!”, sbotto d’improvviso.
“Ehi, ma non devi resistere! Dai, lasciati andare! Di più! Di più!”, e intensifica i colpi nelle viscere e lo struscio del buco e del petto. Una convulsione mi proietta indietro contro di lui: salgo e scendo sul suo cazzone e lo sfintere inizia a contrarsi.
“MMMMMM, che bella ciucciata che mi fai col culo! Dai, godi bene! Fino in fondo! Così! Così!”, mi incita, senza tradire alcun cedimento. Questo tizio ha una resistenza infinita! Di solito, le contrazioni del mio ventre costringono chi mi scopa a sborrare di lì a poco, ma lui non sembra subire questi effetti. Anzi, si preoccupa di farmi sfogare l’orgasmo fino alla fine e mi lavora col cazzo e con le mani solo per quello.
“Oddio! Ma sei fantastico!”, mi complimento.
“E tu sei fradicia! Senti qua!”, e mi dà da succhiare le dita che avevo dentro il culo insieme alla sua mazza. Mi gusto l’aroma dei miei succhi e il sapore forte mi manda in tilt il cervello. Mi irrigidisco e inspiro profondamente. L’odore delle mie viscere mi inebria: mi incendio dentro.
“Merda! Ma sei tutta un fuoco!”, commenta il tipo. “Fallo venire fuori questo calore, dai!”, e, riprendendo a scoparmi sempre più ...