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Sulla terrazza di casa mia
Data: 08/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: piselloatt
... nella più completa oscurità, ed a quella ora chi vuoi che ci poteva vedere? Così io di nuovo indietro di lui . Ci trovavamo sul fianco destro del terrazzino quasi attaccati al muro. Ogni volta che lo penetravo lui emetteva quei soliti gridolini quasi a bocca chiusa per non far rumore. Entravo tutto nel suo culo e poi uscivo con il cazzo di fuori e poi di nuovo tutto dentro sapevo che a lui piaceva da morire, io mi trovavo in estasi con gli occhi rivolti al soffitto e così continuammo per diversi minuti. Fino a quanto lui mi disse: “Simone chiudi per un attimo gli occhi” Io frastornato dal ritmo della chiavata già li avevo chiusi da un bel po’, lui si sfilò il mio cazzo ed ancora con gli occhi chiusi mi portò al centro della terrazzina però vicino la ringhiera ed al posto del suo culo sentii che mi avvolgeva il cazzo con le sue labbra. “Apri gli occhi amore mio.” Ecco la sorpresa, già prima ho descritto il terrazzino con i muri ai lati e alle estremità i pali, vi ricordate? Questa era la sorpresa che i miei occhi fissavano, un altro uomo sull’altro terrazzino stava pompando il mio ragazzo con il cazzo tra le sbarre ed il culo di luca che ad ogni “entrata/uscita” toccava quelle sbarre. Nell’oscurità però riuscii a capire chi era il fortunato era il grassone con la moglie bona che il primo giorno avevamo trovato giù nella sala pranzo. Mi domandavo però da quanto tempo si trovava lì e io quanto tempo avevo trascorso con la testa rivolta al soffitto? Ma chi ...
... se ne frega e continuai a fottere luca nella sua bocca. Alla faccia della sveltina che dovevamo fare erano passati già una ventina di minuti e sia io sia lui non accennavamo a venire. Penso soprattutto per il troppo freddo ma ci stavamo divertendo un mondo soprattutto luca che ad occhio e croce mi sembrava che era arrivata già due volte. Vedevo la faccia di luca estasiato e le dissi: “Sei un gran puttanone lo sai non è vero? Tu che ne pensi?” Rivolsi la domanda a quel uomo completamente sconosciuto. “Penso che hai ragione” “Allora abbiamo ragione?” “Avete ragione ma non fino a quanto pensi tu sono puttana” “Cioè che vuoi dire” “Lo vedrai” Incurante della sua risposta, anzi convinto che l’aveva fatto solo per farmi eccitare ancora di più continuai, ma se avessi invitato lui ad entrare in stanza con noi avevo paura di rompere quella perfetta sintonia. Passarono altri dieci minuti credo, di continui insulti a lui e di penetrazioni. E sentii lui dire vedete sto quasi per arrivare dove devo spruzzare? Anche io ero al limite e come sempre fu luca a decidere. “Lo voglio in faccia, però un secondo solo Simone vai ad accendere la luce per favore.” Ritornai dentro ed accesi la luce fuori il terrazzino e feci dietrofront. Trovai lui inginocchiato con il culo vicino la ringhiera e la faccia girata sulla sua sinistra a prendere il cazzo di lui in bocca. Da dentro non mi accorsi di nulla ma quanto uscii fuori mi resi conto, non era un cazzo ma una ...