Giulia
Data: 09/04/2018,
Categorie:
Etero
Autore: masaraj
... assecondato. Dalla fessura della sua passera sporgevano leggermente le piccole labbra, mi sono chinato su quel fiore e ho prendo a baciarne il petali, assaporandone il sapore. Ho leccato la sua figa dall’ano al clitoride passandole la lingua su entrambe le gonfie labbra esterne ed infilando la punta, ho cercato il suo clitoride che ho succhiato e leccato avidamente. I gemiti che emetteva mi dicevano che a Giulia piaceva quello che le sto facendo. Ho tolto le mani dalle sue tette e le ho divaricato la fessura infilando la mia lingua dentro quello spazio ravanandole l’apertura fin dove mi era possibile, riempiendomi la bocca dei suoi umori. Le sue mani hanno mi afferrato i miei capelli tirandomi verso di lei che, inarcando la schiena, ansimava più forte. Avevo la bocca premuta contro la sua bernarda.
Ho cercato il suo clitoride e l’ho succhiato dolcemente, l’ho sollecitato con la punta della lingua, poi sono tornato a succhiarlo. Lei ha sollevato la schiena arcuandola e tirando con forza la mia testa contro il suo pube, liberando un lungo sospiro che ha accompagna l’estasi del suo orgasmo.
- “Ti voglio dentro, voglio sentirti nella mia pancia” – ha detto abbassandomi l’elastico delle mutande di cui mi sono liberato in un istante. L’ho vista contemplare la mia erezione finalmente libera, il mio cazzo era pronto e lei lo voleva.
- “Scopami!” – ha esclamato.
Ho appoggiato la mia cappella alla fessura fradicia della sua figa e l’ho “pennellata” su e giù soffermandomi ...
... per qualche istante sul suo grilletto ripetendo quel giochetto esasperante.
- “Entra dentro di me, ti prego” – mi ha detto ansimando.
Sono scivolato dentro di lei. La mia verga e annegata nel suo ventre accogliente, pregno dei suoi umori. Spingevo avanti e indietro estasiato. Giulia mi ha accolto vogliosa e fremente. Sono tornato a baciarla affondando la mia lingua nella sua bocca mentre affondavo il mio uccello nella sua passera, sino in fondo ed aumentando il ritmo.
Anche se le nostre labbra erano un tutt’uno, la sentivo gemere sempre più forte. L’orgasmo ci ha colto insieme, lei spingendo avanti il bacino e afferrandomi per le spalle, io affondando tutto me stesso dentro quel corpo meraviglioso ed eruttando il mio sperma nella profonda intimità di quella Femmina.
Abbiamo ripreso fiato abbracciati, coccolandoci in silenzio. La mia vicina aveva la testa poggiata sul mio petto mentre la sua mano esplorava la mia intimità. Accarezzava le mie palle delicatamente sfiorando il mio cazzo molliccio. Io accarezzavo con una mano i suoi capelli profumati e con l’altra le massaggio un seno. Lo sentivo nel mio palmo, tondo e sodo, il capezzolo turgido. Lei ha liberato la mia cappella tirando in dietro la pelle del prepuzio.
- “Hai un bell’uccello!” – ha detto, facendo scivolare avanti e indietro le sue dita lungo il mollusco.
- “Sei tu quella stupenda.” – le comunicato in tutta sincerità.
Il tocco sapiente di Giulia ha risvegliato il dormiente che ha preso a lievitare ...