Solo tua - Racconti Erotici

Solo tua

Lo schiaffo mi arriva improvviso in pieno volto, facendomi girare la testa. Non me lo aspettavo e subito due lacrime di rabbia salgono agli occhi. Faccio per restituirti la sberla ma tu mi blocchi il braccio e mi spingi contro il muro.

Siamo appena entrati in camera e siamo ancora vestiti.

Ti chini su di me: mi sovrasti di quasi trenta centimetri e per la prima volta avverto la tua superiorità fisica come una minaccia.

Il tuo viso è a pochi centimetri dal mio: sei furibondo, non stai scherzando. I tuoi occhi azzurri, di solito allegri, sono diventati gelidi. La tua bella bocca è tesa e incattivita quando mi sibila che sono una troia.

Mi afferri le spalle e mi sbatti di nuovo al muro: eppure – dici con tono cattivo – mi sembrava di essere stato chiaro. Fino a quando scoperai con me, non dovrai scopare con altri. Non voglio che tu faccia la puttana con un altro fino a quando sei con me. Il tuo corpo è mio. La tua eccitazione è mia. La tua voglia è mia. Sei la mia puttana, ricordalo.

Adesso sono davvero spaventata. Tutti i discorsi che ci siamo fatti da quando ci siamo conosciuti, le parole, le frasi ad effetto, si sono appena concentrate in un distillato di violenza che mi fa paura.

Vorrei picchiarti, restituirti lo schiaffo e l'umiliazione, ma l'unica cosa che riesco a fare è sfogarmi attraverso le lacrime.

- Non sono la tua donna – replico rabbiosa – non hai nessun diritto di dirmi che cosa fare e chi vedere o non vedere.

Le mie parole aumentano la ...

... stretta delle tue mani sulle mie spalle, poi, con la destra, mi afferri i capelli e li tiri forte, facendomi piegare la testa all'indietro: ti ho detto fin da subito che se avessi scopato con me non saresti stata più di nessun altro.

- Ci siamo detti tante di quelle cose, replico io debolmente.

- tu non le hai prese sul serio.

Grosso errore.

- Lasciami, mi stai facendo male. E mi fai paura...

- Mi sembra il minimo, visto che ti stai comportando da troia.

Invece di spingerti via e correre fuori dalla stanza, del tutto inspiegabilmente mi ritrovo a giustificarmi: non ho fatto niente. Da quando ti ho conosciuto non ho più incontrato nessuno.

Tu lasci la presa sui capelli, ma mi tieni inchiodata al muro. Il tuo sguardo è cattivo.

- Mi credi stupido? Pensi che non legga i commenti che ti lasciano? Pensi che non sappia che ricevi decine di messaggi ogni giorno?

- Mi hai conosciuta su un sito di incontri per adulti. Se volevi una vergine dovevi cercarla su un sito di pie donne!

La mia risposta non ti piace e mi porti le mani al collo. Io trattengo il respiro per la paura che tu stringa. Ci fissiamo per un attimo che dura un'infinità, poi, secco, mi ordini di spogliarmi.

Ti allontani da me di mezzo metro e io mi tolgo rapida la giacca, poi i pantaloni e il maglione. Lascio cadere gli indumenti ai miei piedi, sul pavimento e rimango solo con il reggiseno. Sono uscita senza slip, come mi hai ordinato tu.

- Tutto, ordini, secco.

Slaccio il reggiseno, ...