1. Storie di vampiri. Sangue caldo a colazione.


    Data: 11/04/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    Io vivo nell'oscurità ma ho il mio amor proprio. Con questa storia rivendico di essere il vero uomo vampiro. Niente di paragonabile al vampiro da copertina patinata che è quello immaginato da Bram Stoker. E il conte Dracula? Facciamo chiarezza... il principe Vlad Dracul Tepes, chiamato l'impalatore perché usava eliminare i propri nemici infilandoli dal culo in un palo acuminato, si è impropriamente impossessato della fama che spetta a me, è un vampiro forse perché una volta aperta la sua tomba non è stato ritrovato il corpo? Le cause di questo fatto possono essere molteplici, non è lui il vampiro, era solo un uomo crudele. L'unico e incomparabile uomo vampiro sono io. Orbene... all'inizio della mia storia io non sapevo leggere né scrivere. Ma volevo lasciare ai posteri l'immagine della mia grandezza e segregai un frate agostiniano per poter riportare questa mia vicenda, lui scriveva sotto mia dettatura, si chiamava William di Newburgh. Immaginatevi che contava di ricondurmi smarrito e piangente fra la gente comune come un suo trofeo, un peccatore redento, una pecorella sperduta e ritrovata. Figurarsi se poteva illudersi di evangelizzarmi! Ma poi... quanto si pentì della sua presunzione! Quanto ha sperato, povero illuso, di poter tornare fra le mura amiche del suo convento! Lui e il parroco che ebbe la spudoratezza di chiamarlo, pagarono in seguito molto cara la loro imprudenza. Morirono ambedue dissanguati dopo giorni di agonia. Dove siamo? All'epoca di quanto narro? Siamo ...
    ... nella contea inglese dello Yorkshire ed esattamente nel castello di Alnwick, non so esattamente l'anno... forse avrei dovuto chiederlo al tremebondo William, diciamo che siamo intorno al 1200...? Bene... scrivi fratello William e non piangere, non sei più un bambino, pensa alla sublimazione di essere un martire! Vi dico subito per eliminare ogni fraintendimento che sono un criminale, corrotto e perverso e sono stato e sono uno degli uomini più odiati del circondario. Tutti mi temono, ho compiuto ogni sorta di nefandezze durante la prima parte della mia vita, ruberie... assassini, gli stupri poi erano all'ordine del giorno. Potevo impegnarmi per avere una giovane vergine in un modo talmente ossessivo che non dormivo fino al momento della sua deflorazione sanguinolenta. Incollare poi la bocca alla sua perduta verginità e succhiare il sangue era la mia maggior libidine! Ormai per la mia sicurezza dovevo vivere relegato al castello, i contadini avevano avuto la sconsiderata idea di pattugliare i dintorni e muovermi mi era diventato difficile, uscivo solo a notte fonda ma dovevo rischiare molto per trovare delle vittime. Entrare nelle case di nascosto non è facile. E le vergini sono un bene molto deperibile, oggi magari lo sono ma domani? Dovevo cercarle sempre più giovani... a volte ancora bambine. Il mio vero incontro con il sangue fu casuale ma non per questo meno importante. Ricordo ancora la bontà taumaturgica di quel sangue giovanile, lei... era una ragazzina e non voleva ...
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