1. Storie di vampiri. Sangue caldo a colazione.


    Data: 11/04/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet

    ... mia morte. Vidi le mie esequie e la curiosità della gente che voleva osservare da morto il mostro che li aveva terrorizzati. Sentivo le loro maledizioni e le risate di scherno. Audenarde si prese come compagno l'ultimo arrivato, ma non mi interessai più di loro. Fui tumulato, la bara posta nel sotterraneo e venne la notte. Quello che segue quel momento è una successione di attimi, infiniti nel loro numero come infinito è il mio tempo. Un attimo ero nuovamente uomo e rivivevo bevendo sangue fresco, un altro attimo ero trasformato in un grosso pipistrello e volavo in cerca di prede. In un altro ancora ero un topo. Il topo della pestilenza, quello che con il proprio sangue faceva vivere i parassiti che trasmettevano la malattia. Fra l'attimo di uno e dell'altro... un periodo di oscurità senza dimensione. Poi... molto più tardi... accadde una cosa determinante. Il castello venne invaso da un gruppo di persone vocianti, scesero nel sotterraneo e forzarono la bara. Furono sorpresi nel vedermi così florido nell'aspetto... quasi vivo, senza nessun segno del progredire della decomposizione dopo tanto tempo dalla morte e un uomo... uno di loro, il più coraggioso... alzò la vanga che portava e la calò violentemente sulla mia gola ...
    ... e fu il mio sangue a zampillare stavolta e il getto purpureo lo colpì, lo coprì del mio sangue. Portarono bara e quello che ero nel cortile e diedero fuoco al tutto. E abbandonai il corpo che mi aveva ospitato fino a quel momento. Mi vidi bruciare... Osservavo le fiamme e sentivo il puzzo di carne bruciata... sentivo... vivevo il tutto dal mio nuovo corpo, il corpo dell'uomo con la vanga, ora ero lui. Fu quello il mio primo ospitante di una lunghissima serie che continua anche ora. Mi trasformo ancora in vampiro? In topo? Si. Non così spesso ma ancora si. Vivo ancora di sangue? Non lo dispregio... ma ora preferisco entrare nel vostro cervello e insediarmici. Vi bevo la vita. Mi alimento di voi. Ora capite il mio risentimento verso chi ha usato la mia figura per trasformarla in un personaggio da fumetto? Io sono l'unico uomo vampiro. Datemi quanto mi aspetta... la fama eterna, il rispetto, la vostra paura. Adesso? Potrei essere chiunque, il vostro amante, marito... compagno, il vostro collega di lavoro, chi vi siede vicino nel bus. Preferisco su tutte una figura, si... essere l'amante. Avete un amante? Una amante? Diffidate di loro... potrei essere io. (altro viaggio di Tibet nell'immaginario) Tibet (da sempre tibet blog) 
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