Storia di Penny
Data: 11/04/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Etero
Autore: aliasir
... E lei alzò la testa verso di lui.Non vedevo cosa facesse esattamente... i suoi capelli mi coprivano la visuale, ma con il suo viso all'altezza del suo inguine c'era poco da immaginare.Penso di essere arrossita violentemente."E' Marcello... che si porta le puttane che si scopa qui... "disse Marco vicino a me.Non mi ero accorto che fosse salito. E c'era anche Giuseppe che guardava da una fessura delle assi.Non si erano accorti ancora che la puttana di turno era mia madre."andiamo via " sussurrai "vi prego...""no ma che... vai via tu se vuoi... io resto... "disse Marco. Giuseppe non rispose nemmeno."vi prego andiamo via... e se ci scopre?""che vuoi che sia... e poi come fa a scoprirci... zitta piuttosto... "Marcello aveva la manona sulla nuca di mia madre, aveva fatto una crocchia con i capelli e con quella la guidava su e giù..."aaaahhhh come me lo prendi bene... come succhi... che lingua... " diceva... e aveva la faccia volgare che conoscevo, soddisfatta e arrogante...Misi anche le mani davanti agli occhi, prima di Marco poi di Giuseppe. Cercando ti portarli via."ma dai... che ti prende... stai ferma? sei fuori??? lasciami vedere... Penny... smettila..."Giuseppe stava accarezzandosi leggermente sui pantaloncini e vedevo il rigonfiamento del suo pene. Marco non lo vedevo ma da come era preso non dubitavo che fosse eccitato anche lui. Nel piccolo capanno faceva caldo. Si sentiva solo il gracidare delle rane e lo sciacquio delle onde, piccole, che attraversando il cannetto ...
... facevano sciabordare la barca. L'odore del legno, e di sudore dei maschi che mi erano accanto, mi dava alla testa.Marcello si alzò in piedi. Ora il cazzo, lucido di daliva, era veramente grosso e puntava verso l'alto. Era tutto scappellato. Si tolse il costume. Si chinò di nuovo sui cuscini, alzò le gambe della donna verso l'alto e si tuffò su di lei con il viso, affondando fra le sue cosce.La stava leccando. Le teneva le gambe sollevate e dai gemiti di mia madre sembrava che gradisse moltissimo quello che lui le stava facendo.Continuò così per un po'...poi salì su di lei, sempre tenendole le gambe sollevate e cominciò a scoparla, prima piano, poi sempre più forte.Vedevamo solo il viso contratto di Marcello, che ogni tanto si abbassava quando si baciavano, sentivamo i loro gemiti e poi le sue natiche contratte, sotto al sole, che andavano su e giù."se la sta pompando di brutto... cazzo mi sta facendo venire una voglia... Penny meglio che te ne vai... se no ti salto addosso... "disse ridacchiando Marco.Ma io non potevo andarmene. Dovevo sapere se era veramente mia madre. Un dubbio continuavo ad avercelo e poi ero come bloccata lì.La situazione era fortemente morbosa... il caldo... i gemiti degli amanti... l'odore del legno... quei due maschi vicino a me visibilmente eccitati...insomma improvvisamente mi resi conto di essere eccitata anche io... avevo un occhio incollato alle fessure sentivo i capezzoli dritti sotto la maglietta e mi stavo bagnando...Quando Marcello si alzò in ...