-
Storia di Penny
Data: 11/04/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Etero Autore: aliasir
... ginocchio e fece mettere mia madre prona de fronte a lui, infilandola nuovamente con un colpo solo e continuando a muoversi dentro di lei, prendendola per i fianchi... cadde ogni dubbio. Era mia madre quella di cui vedevo il viso nel pieno del piacere, che godeva mentre veniva scopata a pecorina, mentre tradiva mio padre, sotto i colpi sempre più forti che sembrava volessero buttarla giù e a i quali lei resisteva e anzi sporgeva il culo per anticiparli, cercarli.In quel momento la riconobbe anche Marco."cazzo ma è la signora P... ma .... hai visto..." disse prendendomi un braccio, stringendolo...""si...""è tua madre cazzo... lo sai che mi ha sempre fatto arrapare... permettimi di dirtelo... è proprio una gran fica...""zitto ti prego... è mia madre..." dissi... ma guardavo lo spettacolo davanti ai miei occhi affascinata anche se imbarazzata..."eh... va beh... si ... ma cazzo guarda... è proprio una figa... epoi ti assomiglia..." e così facendo... attirò la mia attenzione sul suo costume ... che era quasi staccato dal corpo per quanto il cazzo duro lo tendeva..."marco... dai... "Ma quello mi prese la mano e la appoggiò proprio lì: " senti... si si le assomigli... siete uguali... senti come sono arrapato... dio ho le palle che mi fanno male... dai toccamelo ti prego..""no... dai... fermo .... lo sai che sono fidanzata, Alberto è tuo amico...""no senti chi se ne frega... non lo saprà mai... dai fammi una sega... mi fa male... dai ... fammi una sega... "Sentivo il suo cazzo duro ...
... e bollente nella mia mano e iniziai a muoverla lentamente... sempre guardando dal buco...I colpi con cui Marcello scopava mia madre erano sempre più forti.... e lei sembrava avesse avuto degli orgasmi in continuazione...In quel momento il cazzo di marco si gonfiò ancora di più nella mia mano, vibrava e cominciò a schizzare sulla parete del capanno. Lunghi schizzi bianchi che si posavano sul legno e poi colavano giù.Tolsi la mano e me la pulii sulla maglietta."ora tocca a me..." disse Giuseppe che mi stava dietro."no ma per chi mi avete preso...""dai... perchè a lui si e a me no? dai Penny... tanto vengo subito...sono eccitatissimo..."Mi prese la mano e la posò anche sul suo uccello, che era più grosso, mi sembrava, di quello di Marco.Cercai di toglierla ma mi teneva il polso e mi si strofinava addosso...era grosso, duro e bollente... lo strinsi e assecondai il movimento di su e giù..."ahhh guarda che troia... gli sta sborrando in bocca ... "sussurrò giuseppe. Mi ero persa il momento in cui Marcello aveva fatto girare mia madre, in ginocchio davanti a lui e ora stava venendo... si capiva dai gemiti e dai grugniti che emetteva ...e intanto gli schizzi di giuseppe mi arrivavano sulla coscia..."tieni senti pure te... " disse lui... e mi passò la mano bagnata sulla bocca... mi prese di sorpresa... passandomi le dita bagnate di sperma sulle labbra e ne sentii il sapore acidulo, dolciastro..."stronzo..." dissi... ma non potevo certo parlare forte... anche perchè i due amanti sulla ...