1. Matteo e il mio weekend


    Data: 12/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: soldinohihihihi, Fonte: Annunci69

    Conoscevo Matteo da quando eravamo piccoli. Lui ha un anno in meno di me, ma da sempre sembra più grande della sua età. Capelli castani, occhi scuri e un bel fisico. Gli feci il primo pompino a 11 anni. Eravamo giovani e stavamo sperimentando i nostri corpi. Non so cosa avesse, non era particolarmente bello o muscoloso. Ma c'era qualcosa in lui che mi rendeva completamente inerme e incline ad assecondare ogni sua perversione per regalargli il massimo del piacere. Era l'unica cosa che potevo offrirgli e volevo farlo al meglio. Fu lui a sverginarmi il culo. Dopo di lui ho provato a fare il passivo con altri ragazzi, ma non mi piaceva. Mi faceva solo male. Non che il cazzo di Matteo non mi uccidesse, però con lui il dolore si trasformava in piacere e il piacere nei più incredibili orgasmi.
    
    Matteo non era gay.
    
    Amava la figa, infatti con me non faceva mai nulla ero sempre io a fare tutto sul suo corpo. Provò solo una volta a farmi un pompino, ma disse che non gli piaceva succhiare. Trombava spesso, anche perché ci sapeva fare, e anche con ragazze carine. Quando non trovava nulla, mi chiamava e trombava me o se lo faceva succhiare. Ero la sua troia e a me la cosa non dispiaceva affatto, anzi mi eccitava oltre misura.
    
    Andammo avanti così per almeno 4 anni poi le nostre strade si divisero. Continuavo a seguire un po' la sua vita attraverso Facebook. Vedevo che a volte si fidanzava, poi si lasciava, foto di serate, qualche post sul calcio e così via. Si era trasferito a Roma ...
    ... per studiare, mentre io a Milano.
    
    Fu proprio su Facebook che mi scrisse.
    
    "Ehi come stai? È una vita che non ci si sente. So che sei a Milano a studiare, io dovrei salire per il weekend del derby ho comprato i biglietti, ti andrebbe di vederci"
    
    "Ehi Matte, che bello sentirti, certo ci vediamo"
    
    "Tu in caso potresti ospitarmi?"
    
    Sapevo che c'era sotto qualcosa, mi aveva scritto perché non voleva spendere per l'albergo e gli serviva un appoggio a Milano, ma a me la cosa non dispiaceva in fondo. Mi avrebbe fatto piacere rivederlo e oltretutto quel weekend lì non ci sarebbe stato a casa nessuno, perché i miei coinquilini sarebbero partiti. Era perfetto.
    
    "Sì certo, nessun problema. Stai da me"
    
    "Ottimo. Poi in quei giorni me lo succhi?"
    
    Non mi aspettavo fosse così diretto. Risposi subito: "Sì"
    
    "Fico allora in quei giorni sarai la mia passivella. Ingoi ancora come quando eravamo piccoli"
    
    "La tua la ingioio volentieri, lo sai"
    
    "Hahaha allora preparati con un bicchiere, perché e da un po' che non scopo e voglio svuotarmi un po' le palle. Sarà un bel weekendino zozzo"
    
    Lo sentivo durissimo nelle mutande, ci mettemmo d'accordo sui dettagli del suo soggiorno, mi feci lasciare il suo numero di cellulare e poi ci lasciammo. Ammetto che mi segai dopo quella conversazione, ero troppo eccitato immaginando il suo cazzo che mi scopava. Non vedevo l'ora di rivederlo, cresciuto più uomo. Chissà se anche il suo uccello era cambiato insieme ai suoi lineamenti, al suo ...
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