1. Giochi di societa' 2 - un'altra serata (la versione di yoko) (1/2)


    Data: 13/04/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: suntopless

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    Premessa:
    
    per ultima pubblichiamo la versione di Yoko della seconda serata trascorsa con degli amici.
    
    Dopo poco più di un mese da quella assurda serata in cui avevamo giocato con altre coppie facendo delle pazzie che mai avremmo immaginato di fare (vedi il racconto “Giochi di società – la versione di Yoko” n.d.r.), venni contattata da Chiara.
    
    Per la verità quella famosa sera mi era ripromessa di chiamarla io già l’indomani perché volevo approfondire alcune cose che mi erano sembrate poco chiare, ma non lo avevo mai fatto.
    
    Dopo avere smaltito il sonno e la stanchezza ero sinceramente un po’ meno arrabbiata, ma soprattutto perché credevo che non parlandone avrei accelerato la rimozione dalla mia mente di quel che era accaduto.
    
    Ma non era così! Tutto era semplicemente sospeso in una parte della mia memoria che ancora non voleva metabolizzare l’accaduto.
    
    Anche con John non avevamo mai parlato di nulla. Ero certa che così come io avevo sofferto per una tremenda gelosia anche lui ne aveva sofferto. Ma mai prendemmo discorso. Sembrava che anche lui volesse rimuoverne ogni ricordo semplicemente non parlandone.
    
    Adesso Chiara ci invitava nuovamente a casa sua perché era il suo compleanno ed aveva il piacere di averci attorno a sé.
    
    Ovviamente la prima cosa che pensai, oltre alla vergogna di rivedere gli amici con i quali avevamo fatto quelle porcherie, fu quella che ...
    ... sicuramente quella sera ne avremmo parlato andando così a fare riaffiorare tutto quello che era stato da me volutamente sopito.
    
    Ebbi pure il sospetto che Chiara volesse organizzare qualcos’altro. Ormai avevo capito quanto diabolica potesse essere. Ma mi confortavo dicendo a me stessa che una cosa peggiore di quella che avevamo fatto la volta precedente era difficilmente organizzabile. E poi stavolta mi ripromettevo di essere più reattiva, di dire sin da subito la mia se qualcosa non mi andava a genio!
    
    Giunta la sera dell’invito, soltanto in quel momento con John, mentre ci preparavamo, scambiammo qualche battuta, anche pesante, su quel che era accaduto in precedenza.
    
    Ero gelosa. Quella sera mi era sembrato di notare un interesse, ricambiato, di John per Chiara.
    
    Lo accusai di avere delle mire su di lei.
    
    Lui di contro mi accusò di avere volutamente e con piacere spompinato tre uomini.
    
    La discussione si stava animando: io lo accusavo di essere un traditore e lui mi accusava di essere una puttana!
    
    Avevo appena terminato di abbottonare una leggera camicetta in quel mentre e la rabbia mi portò a dirgli e fargli vedere che visto che ero una puttana non c’era alcun bisogno di indossare anche il reggiseno!
    
    Mi sbottonai, tolsi il reggiseno e riabbottonai la camicetta.
    
    Ogni tanto lo facevo, ogni tanto specie su richiesta di John uscivo di casa senza reggiseno, ma mai avevo osato toglierlo prima di un appuntamento con amici.
    
    Mi ero sempre vergognata di mostrarmi agli ...
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