1. Ep. 2 - una cena inaspettata


    Data: 16/04/2018, Categorie: Etero Autore: oruam

    ... d'un tratto il cellulare e incomincia a parlare vistosamente dopo che si è alzata dal posto.
    
    Si dirige verso Antonia sua zia.
    
    E parla ora al cellulare ora con la zia.
    
    Antonia ha qualche espressione un po' tirata e mi guarda e poi guarda lei.
    
    Che cazzo succede? Temo qualcosa!
    
    «No, devi dare sempre fastidio a Giuseppe»
    
    Non capisco.
    
    Continua Antonia: «Giuseppe, scusami, ma mia nipote è timida. Avendo sentito da te che stai per andar via, voleva approfittare per un passaggio perché in paese c'è una festicciola a casa di amici»
    
    Io elaboro una teoria credibile in una frazione di secondo, evitando contraddizioni: «Certo, non c'è problema»
    
    «Per me va bene anche dopo cena!» dice Elena «scusami Giuseppe. I miei amici mi reclamano» e sorride guardandomi.
    
    Sorrido anch'io. «Si, contavo di finire ma di non fare eccessivamente tardi!»
    
    «Sei il solito orso eremita» dicono Antonia, Cristina, Bruno e Pasquale in un coro quasi a tempo!
    
    Elena si viene a risedere.
    
    «Ho troppa voglia di te stasera e speravo di incontrarti»
    
    «Potevi avvisarmi»
    
    «La sorpresa è molto più eccitante. Pensa che potrei avere un orgasmo da un momento all'altro se stringo le cosce ritmicamente e penso al tuo cazzo. Ah! Senti. Lo voglio forte nel culo, ma promettimi che se dovessi dirti che mi faccio male tu spingerai di più!»
    
    «Che troia che sei!». Annuisco.
    
    E lei sorride.
    
    E così salutando tutti, col cuore in gola per timore di qualche passo falso che mi faccia scoprire ...
    ... dagli altri e soprattutto dagli zii di Elena, mi avvio all'auto con Elena che continua a manovrare il suo cellulare.
    
    Parla con qualcuno ora. E chiude con un "Va bene"!
    
    «Era mia madre e l'ho tranquillizzata. Lei è alla casa al mare...»
    
    «Ci fermiamo qui?» dico indicando una stradina di campagna
    
    «Sei matto? Se passano loro riconosceranno l'auto. Voglio un letto. Voglio essere scopata sul letto» e incomincia ad accarezzarsi guardandomi con goduria.
    
    Proseguo per il paesello sino a raggiungere casa di Elena in una zona un po' buia del centro storico che affaccia sulla campagna.
    
    Parcheggio l'auto in modo tale da non destare sospetti e, dopo un breve controllo, mi intrufolo in casa sgattaiolando come un quindicenne in piena tempesta ormonale.
    
    Elena chiude la porta e mi si butta addosso mettendomi subito la mano sul cazzo.
    
    Le infilo la lingua in bocca e la mano va subito sul culo. Le alzo la gonnellina e le infilo il medio nel culo. Lei geme.
    
    «Sei una gran porca. Stasera ti sfondo dappertutto!»
    
    Lei geme. La sua lingua si gonfia. Mette le dita in bocca mentre ci baciamo e mi tira nella camera da letto della madre.
    
    «Qui» mi dice, e si butta sul letto matrimoniale. «Leccamela ti prego»
    
    Come un ossesso le apro le cosce dalla pelle morbida e vellutata e le lecco i piedi e salgo con la mia bocca e la lingua. Lei sospira e geme: «Mi piace come mi lecchi. Sei un porco!»
    
    E così affondo la lingua sulla figa che è morbidissima e bagnatissima. Lei tira dietro la ...