L'arte del Cunnilingus
Data: 08/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Raccontatore, Fonte: EroticiRacconti
... subito, avvocatessa.” Francesco Martelli, qualche stanza più in là, si alzò dalla sua postazione imbracciando delle cartelle. Un altro segretario lo guardò incuriosito, notando la denominazione delle cartelle. “Francè, ja, che stai portando? Quello non è il caso della compagnia cinese.” Disse con una forte inflessione napoletana. “Oh, hai ragione cavolo. Sono quest’altre, grazie.” Francesco sorrise e passando accanto al collega con le cartelle giuste, gli diede una pacca sulla spalla e uscì dall’ufficio diretto dall’avvocatessa. Camminando per il corridoio, si allentò leggermente il nodo della cravatta e si infilò in bocca una gomma da masticare che si rigirò tra i denti fino ad un secondo prima di entrare nello studio dell’avvocatessa per la quale lavorava. Era meglio presentarsi con un alito il più fresco possibile. “Buonasera. Mi dica pure.” Fece Francesco guardando la donna negli occhi. “Chiuda pure la porta.” Disse Maria alzandosi e andando a sedersi sulla poltrona in pelle del suo studio. “Avevo urgentemente bisogno di lei. La giornata è stata stressante e lo sarà ancora per qualche ora.” Francesco sapeva perfettamente dove Maria stesse andando a parare. Posò le cartelle sulla scrivania, consapevole che erano semplicemente un pretesto. Chiuse la porta a chiave dietro di sé come richiesto. Nessuno li avrebbe disturbati. Erano noto come l’avvocatessa non voleva essere disturbata mentre lavorava e per tutto il resto dello studio, loro avrebbero lavorato. Maria si lasciò ...
... andare sulla poltrona mentre Francesco si levò completamente la cravatta sbottonò i primi bottoni della camicia. Non era ovviamente la loro prima volta, ce n’erano state moltissime ormai. Ormai Francesco lo considerava parte del suo lavoro ed era la sua parte preferita, far rilassare la sua datrice di lavoro. Nonostante quel loro tipo di rapporto, non si davano mai del tu non per un qualche strano gioco erotico ma semplicemente per mantenere la formalità e il rispetto reciproco, per quanto strano potesse sembrare. “Non si preoccupi. Ci penso io a lei adesso.” Fece Francesco cominciando a toccare la nuca della donna massaggiandole il cuoio capelluto con le dita e baciandola sul collo. “Sì, Martelli. Continui, la prego.” Cominciò a rilassarsi la donna. Francesco aveva un certo savoir faire con le donne. Una sensibilità insolita per essere un uomo, gli aveva donato un tocco leggero, caldo e sensuale che faceva impazzire le sue partner e in particolare la sua avvocatessa che si squagliava come neve al sole quando quell’uomo di una decina d’anni più giovane le dedicava le sue effusioni. Francesco sapeva cosa le piaceva. Caldi e succosi baci sul collo mentre le massaggiava i capelli, così per qualche minuto, per farle prendere coscienza che erano soli e in relax mood. Piano piano poi, strusciò sul corpo della donna soffermandosi sul basso ventre per qualche secondo. Maria con gli occhi chiusi e il volto all’insù era già morbida e pronta mentre con le mani accarezzava i capelli del ...