L'arte del Cunnilingus
Data: 08/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Raccontatore, Fonte: EroticiRacconti
... suo partner. A quel punto, Francesco si inginocchiò ai piedi della donna e le sfilò i tacchi. Poi le alzò la gonna e le tirò via le spesse calze nere mentre l’avvocatessa rimaneva a gambe nude sulla poltroncina di pelle del suo studio, acquistata appositamente per quelle particolare sedute. “Martelli, quanto è delicato…” Sussurrò la donna. L’uomo non rispose, cominciò solo a baciare i piedi dell’avvocatessa per poi salire lentamente sul polpaccio, sul ginocchio e infine ad arrivare all’interno coscia. Con dolcezza prese a leccare e succhiare quelle carni facendo sentire i denti ma senza stringerle, solo per lambirle, per far sentire la sua presenza. E Maria la sentiva bene quella presenza, decisa ma non aggressiva, forte ma non dominante, affettuosa ma non sommessa. Il calore del fiato di Francesco si spostava da una coscia all’altra e dopo ogni bacio Maria sentiva salire la frenesia, il brivido e il tremore dell’eccitazione a cui quell’uomo la stava conducendo giocando con le sue cosce. Ad ogni secondo che passava poi, il ragazzo si avvicinava sempre di più al punto di convoglio delle cosce, il punto in cui si incontrano in ogni donna. C’era un praticello di peluria sulla vulva di Maria, ben tosato proprio come un prato all’inglese. Francesco affondò il naso in quei peli e avvolse le cosce della donna con gli avambracci, per tirarle a sé. Cominciò poi a leccare l’inguine della donna con ampie e salivose leccate alternate a piccoli movimenti della lingua. Prima da una ...
... parte, poi dall’altra. Nel passare da un inguine all’altro, passava per la vagina della donna e ogni volta il sapore agrodolce della vulva gli colpiva le papille gustative. Maria nel frattempo era tutta un fremito. Aveva cominciato ad ansimare leggermente e non vedeva l’ora di gustarsi quel cunnilingus. Quel gioco la stava facendo impazzire e l’attesa del piacere, come si suol dire, è il piacere stesso. Francesco sapeva come doveva far con le donne. Alla maggior parte degli uomini piace che le donne siano dirette, veloci, prepotenti con i rapporti orali. Ma il sesso femminile era diverso, era elegante, sofisticato, delicato. Bisognava fare come con l’acqua per cuocere la pasta: occorre attendere che bolla, altrimenti il piatto non viene buono. Ma l’attesa stava per finire. Partendo dal basso e dirigendosi verso l’alto, Francesco diede delle poderose leccate attraversando tutta la vagina fino ad arrivare al prato di peli. Ripeté l’operazione più volte con varie intensità e poi finalmente affondò la lingua dentro quella vulva grondante ormai di umori. Odori e gusti si mischiarono in un groviglio di sensazioni deliziose per Francesco. Amava nutrirsi del nettare delle donne, gli sembrava di toccare un’altra dimensione attraverso quella porta magica che era la figa. Inserendo la lingua lì dentro, penetrava un universo parallelo, affascinante e misterioso. Maria ormai ansimava e vibrava ma sapeva che il meglio doveva ancora venire. Solo quando l’uomo cominciò a stuzzicare il clitoride, ...