L'arte del Cunnilingus
Data: 08/09/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Raccontatore, Fonte: EroticiRacconti
... allora lei affondò le mani nei suoi capelli e strinse forte irrigidendosi. Il tasto che più la faceva vibrare era proprio quello e quei piccoli movimenti della lingua, precisi sul clitoride la predisponevano velocemente al piacere più terreno che esistesse. Spalancò gli occhi e guardò il soffitto dell’ufficio mentre cercava di mordersi la lingua e trattenere i gemiti di piacere. Ma il respiro si fece affannoso, convulso e corto e nello stesso modo sentiva quello del suo partner che leccava con delicatezza e con decisione. Maria strinse ancora più forte e richiuse gli occhi. Poteva sentire il cuore battere nella sua cassa toracica come a voler uscire da essa, non riusciva quasi a contenerlo. Un brivido le corse lungo la schiena, un brivido di lussuria la stravolse e fu costretta lasciare i capelli di Francesco per afferrare i braccioli e stringerli. Come una scarica elettrica, Maria fu pervasa da brividi e scosse. Un tremolio avvertì Francesco confermandogli la riuscita del suo operato. Un ulteriore irrigidimento bloccò il corpo della donna e il suo ventre prese a salire e scendere mentre tutti i suoi muscoli erano colti dallo spasimo. Uno stravolgente orgasmo la riempì completamente mettendola su un altro piano dell’esistenza, il piano del piacere senza confini e senza barriere come in un’esperienza mistica e trascendente. Per qualche secondo esisteva solo un primordiale orgasmo dell’universo che Maria visivamente vedeva come un’esplosione di colori in uno spazio vuoto, ...
... come un Big Bang dell’orgasmo. Francesco, dopo essersi reso conto dell’obiettivo raggiunto si staccò velocemente dal clitoride e prese a leccare intorno alla vulva come aveva fatto fino a poco prima. Quella era il suo marchio di fabbrica, la sua dolce firma per ogni donna che leccava. Per qualche istante tutto rimase immobile, come il tempo fosse congelato. Maria si godette quei minuti mentre Francesco continuava a baciarle la vulva con dolcezza, poi tutto dovette finire. “E’ stato fantastico Martelli, lei è veramente un portento!” Scherzò Maria. “La ringrazio avvocatessa.” Ammiccò l’uomo. “Lo considero la parte del lavoro che preferisco.” “Ah, davvero? E’ la sua preferita?” Fece la donna mentre si rivestiva. “Assolutamente sì.” “Guardi che così potrei farci l’abitudine.” “Voglio viziarla, avvocatessa.” “Lo terrò a mente. Si è fatto tardi.” Concluse Maria ancora sorridendo maliziosamente mentre guardava l’orologio. “Mi fido di lei. Preparatevi per chiudere e andate anche voi a casa. Sono quasi le 20 ormai.” “Posso chiederle una cosa?” Fece Martelli prima che Maria uscisse dalla porta. “Mi dica. Ma si sbrighi, devo andare a preparare la cena ai miei figli.” Replicò velocemente. “No, nulla, non si preoccupi. A domani.” Disse lui, ancora con il sapore di umori vaginali sul palato. “A domani, Martelli. A domani.” Fece l’avvocatessa mandando un bacio all’uomo prima di uscire. Francesco prese il telefono e compose un numero. Aspettò qualche secondo prima che dall’altro capo gli ...