Giochi di corda
Data: 17/04/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: maxxx13
... dimostrato di apprezzarmi in diverse occasioni. D'altronde se sono vicecapufficio a trent'anni, in un'azienda in cui sono entrato quattro anni fa, è perché non devo essere un disastro sul lavoro.
Il problema è un altro, che si è manifestato la prima volta che lui è entrato in ufficio: il mio capo mi piace. È esattamente il mio tipo d'uomo: sui cinquanta, massiccio, non molto alto, grosso, barba e un sacco di peli. Insomma: uno splendido esemplare d'orso, che fuma pure il sigaro e ha una voce profonda. Gli salterei addosso, se solo potessi, e mi farei infilzare (o lo infilzerei – sono versatile) senza pietà. Ma temo che mi stenderebbe con un solo pugno: deve avere una forza incredibile.
Favagrossa incomincia a mostrarmi i conti del ramo vita. Il nostro ufficio non si occupa direttamente delle assicurazioni: le polizze stipulate vengono gestite da altri uffici. Noi ci occupiamo dei conti e il bilancio dei diversi rami della compagnia di assicurazioni che operano qui nel Canton Ticino e in Italia deve essere vagliato da noi. Tra un mese ci sarà la conclusione dell’anno finanziario e Favagrossa sta controllando i materiali che il suo predecessore gli ha lasciato in eredità. Non mi stupisce che abbia trovato qualche cosa che non va: Speranza ormai pensava solo più alla pensione e alle tette di Melania, la quale ne approfittava in modo spudorato. E del ramo vita si è sempre occupata lei.
Favagrossa si è fatto molto in fretta un’idea precisa della situazione e vuole che io ...
... gli confermi i suoi sospetti. Io cerco di concentrarmi sui conti, dove, in effetti, ci sono diversi dati che non funzionano, e di non fissare troppo la sua grossa mano pelosa, con le dita un po’ tozze, che mi indica ora un dato specifico, ora un totale. Ma una parte del mio cervello immagina come sarebbe bello accarezzare quella mano, sentirla sulla pelle, magari anche sulle palle. Cazzo! Lo sapevo: sono un coglione. Mi sta diventando duro alla velocità della luce. Non credo proprio che Favagrossa se ne possa accorgere, ma la situazione è imbarazzante.
Rispondo alle domande del capo, confermo i suoi dubbi, faccio qualche ipotesi su come mai nessuno si è accorto degli errori madornali (essenzialmente: Melania, che non è stupida, ha fatto i conti pensando ad altro e Speranza, che invece era piuttosto stupido, non li ha controllati perché tanto l’anno finanziario non l’avrebbe chiuso lui). Vedo nubi nere sul capo di Melania, ma in realtà il fulmine piomba sulla mia testa.
- Rodi, mi fa il favore di occuparsi lei dei conti del ramo vita per quest’anno che si sta concludendo?
Pare una domanda, anche se in realtà è un ordine. Annaspo: il lavoro è parecchio e riprendere tutti i conti dell’anno adesso significa schiattare.
Favagrossa mi guarda e mi sorride:
- So di chiederle un impegno molto gravoso, ma non posso contare sulla Monticelli, che non rimarrà a lungo con noi.
Non riesco a concentrarmi sul fatto che Melania verrà licenziata: me lo impedisce il sorriso del ...