1. Giochi di corda


    Data: 17/04/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: maxxx13

    ... capo. Ha un bel sorriso, Favagrossa. O forse il sorriso non è bello, ma questo orso sorridente mi piace. Penso che avrei voglia di baciarlo. E poi mi dico che in questo momento è l’ultima cosa a cui dovrei pensare.
    
    - Dottore, non sono sicuro di farcela, materialmente. Non mi sono mai occupato del settore e i tempi sono ristretti.
    
    Favagrossa continua a sorridere e il desiderio di baciarlo è fortissimo: non può sorridermi così cordialmente a una spanna dalla mia faccia.
    
    - Me ne rendo conto. Avrà tutto il mio appoggio e là dove occorre lavoreremo insieme.
    
    Questo è un colpo basso.
    
    - Farò tutto il possibile, dottore.
    
    So di aver fatto una delle peggiori cazzate della mia vita e che passerò il prossimo mese in ufficio senza alzare la testa dalla scrivania neanche nell’intervallo del pranzo. Va da sé che farò fior di straordinari. Merda!
    
    - Grazie, Rodi. Sapevo di poter contare su di lei.
    
    Ho il vago sospetto che il dottor Favagrossa sia un figlio di puttana e che mi abbia incastrato approfittando in modo ignobile dell’effetto che l’averlo vicino ha su di me (per inciso, il cazzo si è sgonfiato: anche lui ha capito che la situazione è tragica).
    
    Mi ero aspettato un mese infernale, ma le mie previsioni erano infondate: è stato molto peggio. Sono stati rari i pomeriggi in cui sono uscito prima delle sette (l’orario di uscita è alle cinque), compreso il venerdì, in cui dovremmo smontare alle due, e ci sono stati anche gli ultimi due sabati. La mia vita sociale ...
    ... ha subito un drastico crollo e quella sessuale si è ridotta a zero: non ho una relazione fissa e quando sono finalmente a casa, la sola idea di alzarmi dal divano per mettermi alla ricerca mi provoca una crisi di rigetto. In questo mese il mio culo ha conosciuto quasi solo il suddetto divano di casa, su cui sonnecchio prima di andare a dormire a letto, a parte ovviamente la sedia alla mia scrivania e quella alla scrivania di Favagrossa (potrei citare la tazza del cesso, la sedia della cucina e il sedile dell’auto, volendo proprio essere pignolo). Il mio cazzo ha avuto il piacere di rinnovare conoscenza con la mia mano la domenica mattina e con questo ho detto tutto sulla mia vita sessuale. Non credo che sarebbe sufficiente per farne un blog.
    
    Oggi però chiudiamo.
    
    Siamo di nuovo nell’ufficio di Favagrossa. Sono le sei e mezzo di venerdì e da diverse ore sul piano non c’è più nessuno. Le signore delle pulizie hanno svolto il loro compito e se ne sono andate. Io sono seduto di fianco a Favagrossa e stiamo verificando per l’ultima volta i conti. Infine Favagrossa rimette il plico di fogli nel cassetto, lo chiude a chiave e dice:
    
    - Bene, Rodi, ha fatto un lavoro eccellente. So benissimo quanta fatica ha fatto, ma adesso tutto funziona. Può essere sicuro che ne terrò conto.
    
    C’è una vaga promessa di una gratifica, se non di una promozione, ma in questo momento l’unica cosa di cui davvero ho voglia è un bel letto. Eppure, nonostante tutto, mi spiace pensare che non avrò più ...
«1234...»