La caduta di Serena - Capitolo 11
Data: 17/04/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: subbywife
... minuti dopo fu proprio Marco ad alzarsi per primo, adducendo il fatto che l’indomani c’era da alzarsi presto. Serena stava quasi per tirare un sospiro di sollievo… sarebbe stata comunque sorvegliata, ma almeno uscivano da casa sua…Ma avrebbe dovuto imparare a non illudersi…“Oh Serena…” se ne uscì di colpo proprio Marco “mi volevi mostrare il gazebo… ci terrei, sai che devo farne fare uno a casa mia…” disse sorridente.Lei ci rimase di sasso… laddove sembrava finita, qualcosa ancora bolliva in pentola… ed ovviamente, il sostegno arrivava da parte di suo marito… Stefano ne faceva un vanto di quel gazebo…“Sì Sere, facciamoglielo vedere, magari poi gli diamo il numero del tizio che l’ha montato!” disse l’uomo, non vedendo l’occhiata d’intesa di Marco verso Paola, che prontamente intervenne.“Stefano, scusami… mentre loro fanno, mi aiuteresti un attimo a sparecchiare? Ha fatto tutto Serena stasera…” disse guardandolo con un viso implorante, e l’uomo subito si fermò, non facendo caso agli occhi fiammeggianti della moglie, che però nulla poteva, mentre Marco l’accompagnava verso la porta posteriore.Una volta usciti, Marco sospinse la donna contro il muro, a lato della porta, che provvide a chiudere. In meno di un secondo, la mano di lui era tra le sue cosce… Doveva essere un gesto brutale, ma il fatto che Serena fosse completamente bagnata, rese l’estrazione del cilindro di una semplicità disarmante, nonché imbarazzante per lei, visto che un nuovo gemito di piacere le uscì dalle ...
... labbra…Marco alzò l’oggetto davanti agli occhi di lei… gocciolava…“Luccicante… non mi aspettavo di meno, puttana…” le sussurrò, riponendo poi l’oggetto in tasca.In piena vergogna, Serena distolse lo sguardo…“Sai c-che mi stai torturando… il mio corpo…” tentava di giustificare lei, ma lui le intimò il silenzio.“Il tuo corpo? Ti devi rendere conto che non solo il tuo corpo è da puttana, ma che anche la tua mente desidera cazzo in quella figa bagnata… ma stasera non ne avrai… né cazzo, né orgasmi, puttana.”La riprova di quanto aveva appena detto, riguardo alla mente della sua schiava, Marco la ritrovò nella reazione di Serena… occhi sorpresi… occhi impauriti all’idea di non poter godere… fu solo un attimo, che però trasparì chiaro, come fu chiaro a Serena il fatto che non era riuscita a nascondere quello che si portava dentro… E la vergogna la consegnava ancora di più nelle mani di lui…Che sorrise…“Vedo che nonostante tutto, è la tua figa a comandare su di te, puttana…” disse lui in un sussurro.Serena strinse gli occhi, vergognandosi.“Siete stati voi… voi a farmi questo…” rispose flebile.“Noi? Devi renderti conto che sei puttana dentro… guardati… anche ora saresti disposta a tutto per un altro orgasmo… e ne avrai, non stasera, come ti dicevo… il godere è un qualcosa che ti devi conquistare di volta in volta… Domani, forse. Piuttosto, è meglio che tu ora pisci, visto che non ti permetterò di andare in bagno fino a domani…” Disse Marco, mettendosi a braccia incrociate sul petto.Serena ...